33,5 milioni di dollari, circa 25 milioni di euro, ecco quello che potrebbe costare a Disney rimettere in sesto i conti, dopo i problemi connessi ad alcune irregolarità nella pratica del backdating.
I 33,5 milioni di dollari scaturiscono da un calcolo attuato sull’ammontare complessivo del risarcimento dovuto agli ex dipendenti Pixar, società incorporata da Disney, che avevano ricevuto le azioni impropriamente datate il cui totale avrebbe un valore di 323 milioni di dollari. Agli ex dipendenti dipendenti Pixar è stato infatti concesso di riscuotere nuove azioni a prezzo corretto e differenziale a carico proprio di Disney.
La vicenda, come noto, ha coinvolto anche Steve Jobs, almeno nella sua fase iniziale. Il Ceo di Apple era infatti il maggior azionista di Pixar e alcune delle stock options irregolari portavano anche la sua firma. Una indagine svolta da Disney avrebbe però sgravato Jobs di ogni responsabilità .