Tra una folla di visitatori, media e star teenager Disney ha inaugurato il suo primo nuovo store in Montebello, California: l’inaugurazione è avvenuta il 29 giugno, data che segna l’inizio di una nuova era per il retail Disney. Il punto vendita di Montebello infatti è il primo realizzato con un format e una filosofia completamente diversi da quelli utilizzati fino a oggi, un progetto di ampio respiro che mira a rilanciare l’intera catena Disney con l’obiettivo di risollevarne le sorti nel giro dei prossimi 5 anni. Il dettaglio interessante per gli appassionati della Mela e del marchio Disney è che all’origine del rinnovo totale dei Disney Store ci sono Steve Jobs, maggiore azionista singolo di Disney dopo la cessione di Pixar avvenuta nel 2006 e anche i maghi del retail di Cupertino che dal nulla hanno tirato fuori dal cilindro l’idea degli Apple Store nel 2001. Una mossa allora criticata da più di un osservatore, da diversi analisti e a da tutti gli operatori del mondo IT, ora diventata una rivoluzione nel mondo del consumo dell’informatica che celebra gli Apple Store non solo come la catena di negozi più di successo degli ultimi 10 anni, ma tanto impressi nell’immaginario collettivo da essere diventati icone culturali, persino vere e proprie mete turistiche.
Così non stupisce che i dirigenti Disney abbiamo interpellato Steve Jobs nel consiglio di amministrazione per trovare una soluzione alla lenta decadenza della catena Disney Store. Secondo le dichiarazioni di Paul Gainer, vicepresidente Disney Store i consigli degli esperti di Apple sono stati limitati alla fase iniziale del progetto di rinnovo ma non per questo sono stati meno importanti, addirittura fondamentali. “Il contributo principale di Apple è stato quello di ispirare Disney di pensare in grande, pensare in modo nuovo e di pensare in modo creativo – ha dichiarato Gainer poi precisando – All’inizio ci hanno consigliato di prendere tutto il nostro tempo per farlo bene, che è stato un buon consiglio. Così abbiamo costruito un prototipo”.
Anche se le dichiarazioni ufficiali di Gainer sembrano circoscrivere il contributo di Apple alla sola fase iniziale, diversi dettagli fanno sospettare che il contributo della Mela sia stato più importante e decisivo. Anche i primi report delle visite nel nuovo Disney Store di Montebello puntano in questa direzione. Ricordiamo innanzitutto che anche Apple sotto la guida di Ron Johnson realizzò un prototipo in scala 1:1 di quello che sarebbe poi diventato il primo Apple Store, una ricostruzione dentro a un magazzino per studiare ogni minimo dettaglio e disposizione, operazione effettuata anche da Disney su consiglio di Apple.
Ora entrare in un nuovo Disney Store non è più semplicemente camminare tra una serie di scaffali imbottiti di giochi, gadget e cartoni animati ma una esperienza di divertimento completa. In una apposita sezione i bimbi possono costruire e personalizzare i personaggi di Cars assemblando tubi di scarico, motori aspirati, vari pezzi cromati e molto altro ancora. All’ingresso è posizionato un Castello della Principessa su misura dei più piccoli, una ottima idea per incantare i bimbi e per lasciare respirare e acquistare i grandi. I più piccoli possono entrare ed esplorare il Castello fino a trovare un vero specchio magico: basta un movimento della mano per far comparire una principessa pronta a raccontare le favole. Tra gli elementi che ricordano di più l’esperienza Apple Store all’interno dei negozi Disney ricordiamo il teatro interno in cui una sorta di jukebox multimediale permette di riprodurre musica, brevi clip video dei classici o delle novità Disney. Diversi chioschi interattivi, tutti muniti di schermi touch, permettono di esplorare in 3D tutti i prodotti dello store, del negozio Disney online, riprodurre video e di segnalarli agli amici via social network. Tra gli altri nuovi elementi dei Disney Store ricordiamo gli alberi interattivi in grado di cambiare colore e popolati con musica e personaggi Disney, la Pixie Dust Trail che guida gli avventori attraverso tutte le sezioni interattive e più importanti del negozio, infine anche il profumo battezzato Immaginazione che contribuisce a creare atmosfera nel punto vendita. Ovviamente per tipologia di prodotto e per clientela i Disney Store devono essere diversi da un Apple Store ma la filosofia alla base dei due progetti ha in comune più di un dettaglio. Dalle prime impressioni che provengono dagli USA il risultato finale non delude le aspettative: i nuovi Disney Store sono in grado di intrattenere i bimbi e non solo per 30 minuti. Non è ancora chiaro se la ricetta della Mela sarà in grado di risollevare le sorti della catena Disney Store, alcuni esperti sono pronti a scommetterci, altri invece non ne sono molto sicuri perché temono un effetto di coinvolgimento minore per l’interesse dei più grandi. Il piano di rilancio è comunque avviato e nel giro dei prossimi anni tutti i principali Disney Store subiranno il processo di rinnovo completo ora applicato a Montebello. In questo articolo riportiamo alcune immagini dell’inaugurazione pubblicate da InsideTheMagic.