Disney ha chiuso con una manovra da 71 miliardi di dollari la 21st Century Fox, dando vita ad un colosso della cinematografia che controlla il 40 per cento dell’industria cinematografica e un catalogo capace di far impallidire i giganti della televisione in streaming, Amazon e Netflix, e Apple che sta per fare il suo ingresso in questo mercato. Annunciata a luglio 2018, l’acquisizione di Fox da parte di Disney è avvenuta ufficialmente nella mattina del 20 marzo 2019. Con l’acquisto di Fox Disney ha aggiunto un tassello importante, che rende ancora più concreta la minaccia per le altre industrie di Hollywood: Disney, che si sta preparando al lancio del servizio in streaming Disney+, aggiunge i contenuti di Fox a quelli che aveva già – e che già rendevano una delle società più importanti per il Cinema – con i marchi Walt Disney Pictures, Disney Animation, Pixar, Marvel e Lucasfilm. Ora, oltre alle principesse Disney, ai supereroi Marvel, a Indiana Jones e a Guerre Stellari, Disney controllerà anche i Simpson, a X-Files e Modern Family.
“Ci troviamo di fronte a un momento storico e straordinario per noi, che creerà un valore significativo a lungo termine per la nostra azienda e per i nostri azionisti”, ha detto Robert A. Iger, Presidente e amministratore delegato di The Walt Disney Company -. La combinazione della ricchezza dei contenuti creativi e dei talenti collaudati di Disney e della 21st Century Fox dà vita alla società di intrattenimento più influente al mondo, in una posizione perfetta per guidare l’industria cinematografica in un’era incredibilmente dinamica e in un periodo di grandi trasformazioni e cambiamenti”.
L’acquisizione di Fox consentirà a Disney di fornire “contenuti di alta qualità e opzioni di intrattenimento ancora più diversificate, per soddisfare la crescente domanda dei consumatori”. Disney si sta preparando al lancio del servizio Disney+ e con questa acquisizione il catalogo della televisione in streaming di Topolino potrebbe mettere seriamente alla prova gli altri giganti della tv online. Probabilmente anche Apple sarà influenzata da questa acquisizione prima del lancio del proprio servizio di tv in streaming, trovandosi in una posizione di svantaggio nello stringere accordi con Disney – Fox per la distribuzione dei loro contenuti.
Gli effetti di questa acquisizione si vedranno, oltre che online, sulla pelle dei dipendenti (sono probabili dei tagli al personale) e al botteghino, dove Disney passerà dal 26 per cento al 40 per cento del mercato, anche nel rapporto tra Apple e Disney e la posizione di Bob Iger: fin dall’acquisizione di Pixar, Apple e Disney hanno collaborato, tanto che Bob Iger, CEO di Disney fa parte del consiglio di amministrazione di Cupertino.
Dall’inizio del 2019 si parla, però, della poltrona “vacillante” del CEO di Disney, perché i piani per i servizi di TV in streaming di entrambi i colossi potrebbero mettere Apple e Disney in concorrenza tra loro e con la posizione di Iger per l’una e l’altra azienda potrebbe crearsi un conflitto di interessi. Una svolta nei rapporti tra le due società che fa traballare la poltrona del CEO Disney Bob Iger nel consiglio di Cupertino, super manager molto vicino e amico personale di Steve Jobs.