Due dirigenti di Apple hanno parlato del mondo dei cinturini per Apple Watch e della filosofia che porta alla loro creazione.
I due dirigenti sono l’industrial design chief Evans Hankey e il vice presidente responsabile product marketing Stan Ng, tutti e due sentiti nell’ambito da HYPEBEAST.
“Fin dai primordi dell’Apple Watch, i cinturini hanno rappresentato una sfida unica e affascinante dal punto di vista del design”, ha riferito Hankey. “Il nostro obiettivo è stato sempre quello di creare qualcosa di bello, comodo e funzionale, rendendo omaggio alla ricca storia dell’orologeria, ma anche qualcosa in grado di rispecchiare l’individualità di chi li indossa”.
Una delle principali priorità per Apple – ha riferito Hankey – è l’interscambiabilità, soprattutto quando si tratta di apporre vecchi cinturini a nuovi modelli come il più grande Apple Watch Series 7.
“Ogni volta che abbiamo affinato il design di Apple Watch, abbiamo cercato di mantenere la compatibilità all’indietro, elemento non da poco con il display che cresceva nel corso degli anni”, ha spiegato ancora Hankey.
Il dirigente di Apple ha spiegato ancora che Apple non tratta i cinturini come l’ennesimo accessorio tecnologico, ma ogni cinturino “è una dichiarazione di amore per i materiali, l’artigianato e il processo di produzione”.
I cinturini di Apple non integrano chip o altre tecnologie ma Ng ha spiegato che l’azienda si impegna a innovare anche con questi accessori, indicando esempi come “la chiusura regolabile dei cinturini Sport Loop, i magneti sul Loop in maglia milanese, il cinturino a maglie in pelle, e le nove misure del Solo Loop e del Solo Loop intrecciato che rendono facile l’adattamento perfetto ad ogni polso”, tenendo allo stesso tempo conto di funzionalità dell’Apple Watch quali il rilevamento dell’ossigeno nel sangue, il monitoraggio del battito cardiaco e lo sblocco automatico con Apple Pay quando è indossato.
Ng ha anche parlato della collaborazione di Apple con partner quali Hermes, evidenziando che si tratta di una partnership unica, con le due aziende che hanno un’estetica differente ma condividono la stessa ossessione per i dettagli, l’artigianato e la narrazione”.