Nelle prossime settimane una direttiva dell’UE punterà ad una web tax tra il 2% ed il 6% del fatturato per i big della rete, Apple compresa. Lo ha rivelato il ministro francese dell’economia Bruno Le Maire in una intervista al Journal du Dimanche, riportata da Reuters,
Le Maire ha parlato di tassa più vicina al 2% che al 6%, spiegando che si tratta di “Un punto di partenza” e di “preferire una tassa applicabile molto velocemente a trattative interminabili”. Il Ministro Le Maire ha spiegato ancora che la Commissione sta valutando che tassare il fatturato realizzato in ciascun paese sia la strada più semplice da percorrere nei confronti delle over the top.
La proposta mira ad aumentare l’imposizione fiscale di aziende quali Amazon, Alphabet (Google) e Facebook ma anche Apple e altre ancora, accusate da vari grandi Statati membri dell’UE di pagare troppoco poco dirottando i profitti delle attività economiche in EU verso paesi a bassa imposizione come Lussemburgo e Irlanda.
Il problema dei big del mondo IT e delle loro strategia fiscali contrarie alle regole europee si era già posto quest’estate, quando Google era stata condannata a pagare la maximulta di 2,4 miliardi di euro per abuso di posizione dominante nel settore dello shopping online da parte della divisione antitrust della Commissione. Da qui la proposta di affrontarlo, avanzata per la prima volta da Bruno Le Maire a fine agosto e spinta in particolare da Francia, Italia, Germania e Spagna.