SpaceX sta lavorando per offrire il servizio denominato Direct to Cell che permetterà di sfruttare connessioni satellitari con gli smartphone 4G. Presentata nel 2022, questa tecnologia non richiede hardware dedicato: l’idea è di sfruttare alcuni satelliti, integrando in questi una particolare tipologia di antenna, per consentire agli utenti di connettersi con i dispositivi mobili.
Secondo Elon Musk, la tecnologia in questione consentirà “la connettività del telefono cellulare ovunque sulla Terra”.
Contrariamente a quanto offre Apple con la lineup iPhone 14, questa tecnologia sarà compatibile con tutti i telefoni dotati di chip e antenne per il 4G LTE. Negli ultimi satelliti inviati in orbita da Starlink è presente un modem eNodeB avanzato, sulla falsariga di quello che si trova sui ripetitori per telefonia cellulare, che permette di simulare una stazione radio base di terra e rendere la connessione accessibile a qualsiasi dispositivo mobile.
La soluzione è interessante: non permetterà velocità di connessione elevatissime ma Musk riferisce che si tratta di una buona opzione per zone senza connettività cellulare. Inizialmente sarà possibile inviare solamente semplici messaggi, ma con l’allagamento della costellazione saranno implementate anche le chiamate e la navigazione web (se ne parlerà probabilmente nel 2025). Stando a quanto riferisce SpaceX nella pagina dedicata al servizio, la parte superiore degli Starlink V2 Mini, sfrutta una tecnologia denominata AESA (Active Electronically Scanned Array) che consente di indirizzare le onde radio elettronicamente senza dovere direzionare fisicamente le antenne.
Per quanto riguarda la disponibilità in Europa in generale ci sarà da aspettare. Starlink testerà inizialmente il servizio con telefoni compatibili 4G LTE con operatori quali T-Mobile negli Stati Uniti. Nella lista dei partner sono per ora indicati: T-Mobile (USA), OPTUS (Australia), ROGERS (Canada), ONE NZ (Nuova Zelanda), KDDI (Giappone), SALT (Svizzera), ENTEL (Cile) e ENTEL (Perù).