La dipendenza da smartphone e altri dispositivi, quella che alcuni chiamano “nomofobia”, la fobia che si innesca alla sola idea di perdere i contatti con amici e conoscenti, di non essere rintracciabili e di non avere la possibilità di visionare costantemente ciò che il mondo pubblica minuto per minuto – è un problema sempre più rilevante e i vari dispositivi e accessori che portiamo ogni giorni con noi sono sfruttati da molti in modo compulsivo, interferendo con la vita relazionale e affettiva, quella professionale, per non parlare del rendimento scolastico o universitario.
Samsung ha presentato una bizzarra pubblicità, realizzata in collaborazione con Google, e che mostra uno strano rimedio alla dipendenza di smartphone e affini. Lo spot mostra un microcosmo nel quale tutti prima o poi ci siamo trovati: persone riunite intorno a un tavolo a casa di amici che non parlano, non discutono, non chiacchierano ma pensano solo e soltanto a guardare i rispettivi smartphone.
La serata rappresentata nello spot non si svolge in una casa qualunque ma è una cena a casa di Addison Rae, una personalità dei social media (pare sia la terza persona più seguita al mondo sul social) attrice e cantante americana, famosa per i suoi balletti su TikTok che a volte propone in collaborazione con la madre.
Lo spot sembra far capire che Addison Rae ha molti amici ma sembrano tutti troppo impegnati a scambiare messaggi, postare cose sui social, senza neanche lontanamente pensare di lasciare da parte i telefoni o silenziarli. L’influencer sembra consapevole del problema, e cosa fa per “risolverlo”? Canticchia una canzone (sfruttando una specifica funzione di ricerca di “Hey Google”) per identificare il brano (“Everbody” dei Backsreet’s Boys) e quando il brano viene riprodotto su una TV Samsung le persone si mettono a ballare… ovviamente tutte senza lasciare i rispettivi telefoni (non sia mai!).
Insomma, sembra voler far capire lo spot, per liberarsi dai sintomi della dipendenza da smartphone, bisogna sfruttare ancora di più gli smartphone… una connessione costante e compulsiva nella quale la normalità (essere sganciati dalla rete) è diventata l’eccezione.
A questo indirizzo alcuni consigli su come ridurre la dipendenza da smartphone.