Stando a quanto riporta il taiwanese DigiTimes, un ingegnere che in passato ha lavorato per TSMC è accusato di spionaggio industriale, più precisamente di avere rubato segreti industriali relativi al processo di produzione a 28nm, rivelandoli alla fonderia rivale cinese HLMC. Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) produce i chip di grandi e noti nomi legati all’hardware come ad esempio Nvidia, Qualcomm, AMD e anche Apple. TSMC costruisce i processori Apple Ax: mentre in passato Apple assegnava la produzione sia a TSMC che a Samsung, per iPhone 7 sembra che Apple A10 sia interamente prodotto da TSMC e che lo stesso avverà anche per Apple A11 di iPhone 8.
Torniamo però al nuovo caso di spionaggio industriale: l’ingegnere in questione, identificato solo con il nome (“Hsu”) è accusato di avere indicato dettagli sulla lavorazione e sui materiali usati nel processo di produzione dei processori a 28 nanometri, vendendo sue conoscenze a Shanghai Huali Microelectronics (HLMC) dopo che quest’ultima ha offerto all’uomo un posto di lavoro. L’ingegnere è stato arrestato prima ancora di cominciare il rapporto con il nuovo datore di lavoro in Cina. Non è la prima volta che emergono illeciti relativamente ad HLMC.
In passato sempre DigiTimes aveva riferito che la fonderia cinese aveva reclutato un team di 50 ricercatori e ingegneri sviluppatori provenienti dall’azienda taiwanese United Microelectronics (UMC) per carpire i segreti delle tecnologie di produzione a 28nm. DigiTimes afferma anche che alcuni produttori cinesi di memorie hanno fatto mosse simili, andando alla caccia di talenti taiwanesi per costruire fabbriche da zero; un’azienda come Micron ha avviato azioni legali contro alcuni partner taiwanesi per aver presumibilmente diffuso tecnologie ora sfruttate dai produttori cinesi di memorie RAM.