Il prezzo del nuovo iPad mini è stato l’aspetto più discusso negli ultimi giorni dal lancio del piccolo tablet di Apple e le motivazioni che avrebbero portato Cupertino a lanciare un tablet da 7.9” ad un costo sensibilmente superiore alla concorrenza sono state fonte di innumerevoli discussioni on e off line.
Qualche spunto viene dal solito Digitimes, le cui fonti suggeriscono che gli schermi del nuovo iPad mini sarebbero difficili da produrre in massa, in particolare la tecnologia GF2 (pellicola DITO):
Le fonti dicono che il sensore pellicola DITO sta avendo problemi di produzione di massa, aspetto che ha contribuito grandemente al motivo per cui il dispositivo è di circa il 40-50% più costoso rispetto ad altri tablet da 7 pollici.
Produrre gli schermi per il nuovo iPad mini sarebbe quindi di molto poco più economico rispetto alla produzione degli schermi degli altri modelli di iPad con schermo da 9.7 pollici. Apple preferisce quindi preservare il suo margine senza ridurre drasticamente i suoi profitti, potendo comunque contare su una posizione da leader di mercato.
Considerata la vita media di un prodotto medio, è possibile che Apple attenda un abbassamento dei costi di produzione, che potrebbe consentire di spingere il prezzo verso il basso, decisione che potrebbe seguire in base alle vendite e alla ricezione sul mercato del dispositivo.