DigiPod è un interessante progetto promosso sul sito di crowdfunding Indiegogo che vuole rispolverare le vecchi fotocamere a pellicola che i meno giovani magari custodiranno ancora nel loro cassetto. Il concetto alla base del DigiPod è abbastanza semplice: al posto della vecchia pellicola si inserirà un dorso digitale all’interno della fotocamera, al cui interno risiede un moderno sensore in grado di catturare le immagini come farebbe la vecchia pellicola.
L’obiettivo dell’investimento cui punta Jacksons è di almeno 1000 finanziatori per inserire un sensore da 2/3 di pollice, tipico delle compatte; con almeno 2000 finanziatori si arriverebbe ad un sensore da 1 pollice, lo stesso della serie Nikon 1; infine per almeno 5000 finanziatori si potrebbe avere un sensore Micro Quattro Terzi.
La realizzazione tecnica de DigiPod non è cosa da poco ed il target sarebbe probabilmente molto limitato, viste anche le limitazioni tecnologiche che il Digipod porterebbe con sé, vista la difficoltà di coordinare l’elettronica di una vecchia fotocamera a pellicola con il nuovo dorso digitale. Non si tratta di un’impresa impossibile: i dorsi digitali sono un add on noto da tempo, soprattutto a chi è abituato a scattare con vecchie fotocamere in medio formato per le quali è possibile acquistare appositi dorsi digitali e trasformare per esempio una vecchi Hasselblad o una Mamiya in una fotocamere digitale medio formato.
L’impresa in passato è già stata tentata da altre aziende, fra cui Silicon Film, società che ad inizio anni 2000 sviluppò un orso digitale e adeguati accessori per consentirne il funzionamento. Come è possibile intuire dall’attuale mercato, Silicon Film incontrò numerose difficoltà tecnologiche ed economiche e alle fine fallì, portando con sé anche il suo progetto, come dettagliatamente illustrato da Olivier Duong in uno dei suoi ultimi articoli. Forse i tempi non erano ancora maturi e il DigiPod potrebbe oggi riuscire dove Silicon Film fallì. Qui di seguito il video di James Jackson.
