Sempre meglio non dire gatto se non ce l’hai nel sacco: Qtrax, il servizio di P2P annunciato come legale e gratuito, pare abbia fatto i conti senza l’oste.
Dopo la notizia circolata negli scorsi giorni e diffusa dalla stessa Qtrax (notizia secondo cui la società avrebbe stretto accordi con le quattro major dell’industria discografica per lanciare un servizio di P2P basato su una struttura pubblicitaria), giusto oggi le “Quattro” hanno smentito tali insinuazioni.
Sony BMG e Warner hanno direttamente dichiarato di non avere firmato nessun accordo con Qtrax; così anche Universal, la cui estraneità ai fatti giunge da una fonte molto vicina a Universal Music; Emi Group ha ammesso di avere stretto patti con Qtrax, diversamente invece dal “braccio musicale” di EMI, EMI Music.
Warner ed EMI avrebbero precedentemente collaborato sì con Qtrax, ma solamente per sperimentare un servizio di vendita musicale online, non un nuovo software di P2P; collaborazione scaduta lo scorso anno.
Le informazioni e richieste di chiarimenti forniti da Qtrax non hanno dato ad oggi risposte esauriente, sia riguardo all’accordo con le major, sia riguardo alla possibile compatibilità dei brani con gli iPod e il lancio della piattaforma per Mac, fissata verso il 18 marzo (la versione Windows dovrebbe essere disponibile dalla scorsa notte).
Il CEO di Qtrax, Allan Klepfisz, ha nicchiato di fronte alle dichiarazioni delle major musicali, promettendo di sbrogliare le incomprensioni il più presto possibile. Per ora il P2P gratuito resta ancora un miraggio.