Dietro l’interfaccia del nuovo Google+, c’è lo zampino di Andy Hertzfeld, tra i primissimi designer dell’interfaccia del Mac e conosciuto per aver progettato alcuni elementi chiave del primo System per Macintosh. Hertzfeld fa parte dello staff di Google sin dal 2005 ed è a capo del gruppo che si occupa dell’interfaccia umana e in quanto tale nel corso degli ultimi mesi si è occupato del nuovo servizio social, nome in codice Emeral Sea, che Big G vuole utilizzare per fare il suo ingresso nel novero dei concorrenti di Facebook.
Hertzfeld ha messo mano a diverse componenti di Google+, influenzando probabilmente il drag&drop in Google Circle (il social network è strutturato in cerchi, ogni cerchio rappresenta un gruppo di amicizie in cui è possibile trascinare tutte le persone che si desiderano) e altri elementi visuali nelle applicazioni di Google. L’azienda da tempo è al lavoro su interfacce veloci ed essenziali ed anche con Android 3 sta lavorando in questa direzione con il reclutamento di figure eminenti nel settore. Oltre a Hertzfeld è in Google anche Matias Duarte, ex software architect di WebOS.
Componenti “social” a parte, Google ha cominciato a modificare alcuni elementi della storica interfaccia del motore di ricerca: da pochissimo per default appare una barra di colore nero nella parte alta della finestra del browser e anche versione mobile si è rifatta il look con nuove icone al posto delle diciture “web”, “immagini”, ecc. L’interfaccia è ora più consistente (probabilmente sfrutta HTML5 e WebGL) e si presenta in modo più moderno su computer, tablet, smartphone, ecc. Anche su iOS è possibile già vedere i risultati dei cambiamenti apportati e i miglioramenti estetici. Cliccando su “Altro” si aprirà una pagina con le nuove icone e i singoli servizi disponibili.
[A cura di Mauro Notarianni]