In molti ricorderanno dello scandalo Dieselgate relativo alle emissioni che interessò Volkswagen nell’ormai lontano 2015, che “costrinse” la società ad assumere il boss di Apple Car per improntare al meglio le strategie difensive. Nelle scorse ore la Federal Trade Commission USA, siglata FTC, ha messo un punto alla vicenda: Volkswagen pagherà 9,5 miliardi di dollari ai conducenti USA interessati.
Noto come Dieselgate, lo scandalo ha colpito la società nel 2015, quando si scoprì delle emissioni truccate di alcuni motori diesel. Un rapporto finale della FTC rivela che il Gruppo Volkswagen, che comprende Audi e Porsche, ha pagato agli acquirenti delle auto “truccate” 9,5 miliardi di dollari.
Ricordiamo che già nel 2016 gli acquirenti delle auto interessate avevano una duplice strada da intraprendere: restituire il veicolo e ricevere un risarcimento finanziario o modificare la vettura per conformarsi alle normative sulle emissioni. Non sorprende che l’86 percento abbia scelto l’opzione del rimborso in contanti.
Per quanti non ricordassero i termini della vicenda, basti ricordare che Volkswagen utilizzava dei particolari sistemi per eludere i controlli e dichiarare consumi ed emissioni inferiori, così da risultare perfettamente in linea con le leggi del paese.
In conseguenza dello scandalo, il CEO del Gruppo Volkswagen, Martin Winterkorn, si è dimesso e molti dipendenti sono stati sospesi dal posto di lavoro. Lo scandalo ha incoraggiato i legislatori a indagare su altre case automobilistiche e scoprire simili inganni da parte di altri marchi. Il Dieselgate ha segnato anche uno passo importante nel passaggio strategico di Volkswagen verso la piattaforma ID.x completamente elettrica, come segnala Engadget, che inizierà a macinare chilometri con l’ ID.3 alla fine di quest’anno, anche in Italia, a partire da poco più di 37 mila euro.
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