Anche il dado da gioco può diventare un oggetto moderno. E quanto sta provato a fare la società statunitense GIC, sviluppando un piccolo cubo da un pollice quadrato che vanta connessione wireless Bluetooth e integra una batteria ricaricabile. Il dispositivo si ricarica via USB ma il produttore ha in programma anche una variante ricaricabile con sistemi a induzione (senza fili). Le celle di alimentazione integrate garantiscono almeno venti ore di funzionamento (una settimana di gioco considerando una media di tre ore di lanci quotidiani).
Gli ideatori del cubo elettronico (“Dice+”) affermano che particolare enfasi è stata data alla casualità e che il prodotto garantisce il giusto equilibrio per ottenere valori random (pare, infatti, che i casinò richiedono specifiche tolleranze prima di acquistare lotti di determinati prodotti). Il nuovo dado potrebbe essere sfruttato nel “craps” (un gioco molto diffuso negli USA nel quale si lanciano due dadi alla volta e si scommette sul valore totale del risultato) o abbinato ovviamente anche a tanti moderni giochi da tavolo. Gli appassionati di questi giochi non si fidano dei lanci simulati automaticamente dai programmi per computer e se possono scegliere, preferiscono sempre il classico lancio manuale con i dadi. L’informatica applicata a questi piccoli oggetti potrebbe offrire vari vantaggi: conoscere lo storico dei lanci, simulare animazioni, offrire interattività con applicazioni per smartphone, tablet e computer, e tecnologie già esistenti potrebbero permettere ad applicazioni dedicate di capire se un giocatore ha effettuato un lancio o no.
Gli sviluppatori sono in trattativa con produttori di hardware e software. Non sono noti i prezzi ma è he pare che il target è arrivare a vendere per 30$ una scatola comprensiva di una serie di giochi compatibili.
[A cura di Mauro Notarianni]