Fatturato in calo per Dialog, società con sede in Regno Unito e stabilimenti in diversi paesi dell’Unione europea, Italia inclusa (e non solo): l’attenzione per il business di questo gruppo è dovuta alle ingenti forniture per chip di gestione dell’alimentazione costruiti per conto di Apple impiegati in iPad, Apple Watch e soprattutto iPhone.
Dialog prevede un fatturato per l’ultimo trimestre del 2018 pari a 431 milioni di dollari, somma che non brilla ma che comunque rientra nel limite minimo annunciato in precedenza, infatti la società aveva indicato ricavi compresi tra 431 – 470 milioni di dollari. Ricordiamo che nello stesso periodo dello scorso anno i risultati Dialog segnavano un record trainati dal buon andamento delle vendite iPhone.
Considerando che per lo stesso periodo Apple prevede un fatturato di circa 84 miliardi di dollari, inferiore alle precedenti previsioni di 89-93 miliardi di dollari, tutto sommato il risultato previsto da Dialog non è così negativo come alcuni temevano.
Anche se alla diffusione della previsioni la quotazione di Dialog in borsa è leggermente diminuita, nelle ore successive si è registrato in deciso miglioramento conclusosi con una rimonta al +3%.Il tracollo maggiore di Dialog in borsa si è verificato quando sono circolate voci sulle intenzioni di Cupertino di sviluppare internamente chip di gestione dell’alimentazione, con il rischio in prospettiva di abbandonare le forniture di Dialog: si stima che gli ordinativi Apple valgano fino al 75% dell’intero fatturato Dialog. Le turbolenze sul mercato azionario sono terminate in ottobre quando Apple ha annunciato l’acquisizione di parte di Dialog, inclusi asset e l’assunzione di circa il 16% dei dipendenti.
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