Quando le spedizioni saranno ultra-express e viaggeranno a 1.200 chilometri orari: è l’idea di una logistica via tubo davvero futuristica che si sta concretizzando nella mente della compagnia di trasporti DHL, prendendo spunto da quel che il visionario CEO di Tesla Elon Musk immaginava già nel lontano 2013.
Ovvero Hyperloop, il treno supersonico che un giorno arriverà anche in Europa rivoluzionando la mobilità come la conosciamo oggi: una rete in grado di collegare inizialmente i 600 chilometri che separano San Francisco e Los Angeles in soli 30 minuti, dove sia merci che passeggeri sarebbero trasportati in piccole navicelle a velocità supersonica.
Insomma la “Tube logistic”, letteralmente la logistica dei tubi, sta gradualmente attirando l’attenzione di molte città, startup e servizi postali nazionali come Swiss Post che starebbero appunto esplorando alternative di trasporto merci sotterraneo a causa del rallentamento e dell’aumento dei costi del trasporto stradale nelle aree urbane e interurbane.
A monte del naturale spostamento dell’attenzione dell’industria logistica del futuro verso l’utilizzo di infrastrutture a tubo per il trasporto merci c’è il crescente traffico nelle metropoli e il conseguente progresso tecnologico nei sistemi di guida: i sistemi Hyperloop per lunghe distanze possono infatti raggiungere velocità potenzialmente superiori ai 1.200 chilometri orari attraverso l’utilizzo della tecnologia di propulsione magnetica, una tecnologia molto simile è già utilizzata per i treni Maglev.
Nello specifico i sistemi di trasporto merci urbani sotterranei sono costituiti da speciali reti di tubo-merci dedicate, o di nuova costruzione, o integrate a tubi già esistenti. Le capsule senza conducenti possono essere caricate su euro-pallet o trasportate come pacchi e possono funzionare autonomamente in binari dedicati: ad esempio, tra centri di consolidamento periferici attraverso i nodi della città.
Questo tipo di trasporto consentirebbe la movimentazione di grandi volumi di merci in aree urbane ormai altamente trafficate, senza provocare alcun impatto sui mezzi in superficie. Altri benefici si possono trarre dalla riduzione del rumore e dell’inquinamento atmosferico.
Il ricorso al sistema metropolitano urbano per il trasporto merci è già in atto in megalopoli come Tokyo e New York dove, per esempio durante le ore notturne, i vagoni esistenti vengono utilizzati come carico: questa soluzione è particolarmente pratica per quelle città in cui la consegna notturna a livello strada non è consentita a causa dell’inquinamento acustico.