Il mondo del mobile resta impenetrabile, o quasi, e Intel licenzia due top manager. A lasciare il loro posto sono Kirk Skaugen e Doug Davis, rispettettivamente vice presidente senior e general manager del Client Computing Group (CCG) e, il secondo, vice president che si occupava delle vendite dei chip legati alla cosiddetta Internet delle Cose.
È proprio la partenza di Kirk Skaugen a far immaginare che siamo di fronte a un cambio di cavallo per provare ad attaccare un mondo, quello dei cellulari, dove oggi Intel è quasi assente. Skaugen si occupava anche della piattaforma Intel per smartphone e tablet. La sua era una figura di grande rilievo, al punto che il suo nome rientrava nella ristretta rosa di potenziali candidati per il ruolo di CEO.
Potrebbe essere stata lasciata a casa anche Aicha Evans, una manager specificatamente impegnata sul mercato mobile. Se confermata la partenza della Evans rappresenterebbe una ulteriore dimostrazione che è proprio l’insoddisfazione su come vanno le cose nei chip per dispositivi a basso consumo a avere spinto al cambio di cavallo.
Nonostante vari tentativi, Intel non riesce a stuzzicare il mondo dei produttori di smartphone. La maggiorparte di questi ultimi, infatti, usano processori prodotti grazie a licenze che ARM Holdings offre a vari produttori. Big del settore quali Apple e Samsung progettano in proprio i system-on-chip. Per funzionalità wireless si rivolgono ad aziende come Qualcomm. Si vocifera da tempo di accordi tra Intel ed Apple per la fornitura di chip wireless nei futuri iPhone ma di concreto non si è al momento visto nulla.