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Ancora brevetti Apple per la realtà aumentata

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Gli ultimi due brevetti Apple depositati presso l’US Patent and Trademark Office, individuati da AppleInsider, lasciano presagire mire di Apple sulla realtà aumentata; peraltro, questa volta si parla di un mix tra software e hardware, per il riconoscimento e la catalogazione di oggetti nel mondo reale.

I due brevetti appena scovati sono stati originariamente depositati dalla società tedesca Metaio, specializzata in tecnologie VR e AR, successivamente acquisita da Apple nel 2015. Il primo brevetto descrive un nuovo hardware, un “sistema indossabile avente almeno una telecamera”, dove è presente anche uno schermo, una interfaccia utente e componenti interne dedicate alla visione artificiale. Mentre display montati su un visore sono menzionati come piattaforme ideali per il dispositivo AR descritto nel brevetto, lo stesso documento suggerisce come anche gli smartphone possano servire allo stesso scopo.

Il brevetto passa poi alla descrizione di un metodo efficace per potere monitorare l’ambiente circostante e fornire informazioni sugli oggetti rilevati. Ad esempio, la tecnologia potrebbe essere utilizzata all’interno di una applicazione per le visite guidate, in grado di sottoporre a scansione oggetti e fornire informazioni  su quelli di proprio interesse.

Per risolvere il problema dell’utilizzo energetico, il brevetto descrive una modalità  di scansione a bassa potenza, attiva di default per la maggior parte del tempo. Questa, lascerebbe spazio a una modalità ad alta potenza, da attivarsi per brevi periodi, ad esempio durante il download e la visualizzazione di contenuti AR o la memorizzazione di nuovi modelli di visione artificiale nella memoria di sistema. Il documento descrive in profondità il funzionamento della periferica, dall’inizializzazione di tracciamento ottico, alla determinazione iniziale della posizione della telecamera.

La novità descritta nel brevetto è che la futura invenzione, invece di basarsi su metodi di visual computing esistenti, propone una nuova tecnica ottimizzata, che implementa un hardware dedicato e  dati pre-impostati. Le immagini catturate da un dispositivo dell’utente si incrocerebbero con i dati  contenuti in un database, in memoria o in remoto,  che a sua volta può essere costantemente aggiornato. Interessante notare come le immagini catturate, da cui partire per una visualizzazione AR, richiedono un doppio modulo: casualmente, o forse no, Apple ha introdotto lo scorso anno la doppia fotocamera su iPhone 7 Plus, che potrebbe dunque essere uno dei migliori alleati per la nuova tecnologia di Realtà Aumentata. Peraltro, Apple ha inserito sul phablet la funzionalità di rilevamento di profondità, attualmente utilizzata per la modalità Ritratto.

Il secondo brevetto scovato in queste ore, che tratta la parte software della piattaforma, intitolato “Metodo per la rappresentazione virtuale di informazioni in un ambiente reale,” ha avuto origine sempre nei laboratori della società tedesca Metaio e rivela un metodo per etichettare punti di interesse in un ambiente AR. Più in particolare, il sistema prenderebbe percezione degli oggetti del mondo reale, sovrapponendo informazioni virtuali.

Ad esempio, un utente che visualizza una mappa della città su un display trasparente, o sullo schermo dello smartphone, potrebbe beneficiare di informazioni relative a edifici o punti di riferimento nelle vicinanze. Anche in questo caso, il sistema immaginato da Apple si basa su un sistema a due fotocamere per creare una mappa di profondità dell’ambiente.

Ovviamente, i due brevetti non per forza dovranno tradursi in un visore di realtà aumentata, o in tecnologie simili. Spesso, infatti, tali documenti rimangono lettera morta; è anche vero, però, che l’idea che Apple possa lanciarsi in questo palcoscenico è verosimile. L’introduzione su iPhone 7 Plus di un doppio modulo fotografico potrebbe essere stato il primo passo verso una piattaforma più ampia per la visualizzazione AR. Ad ogni modo, i brevetti sopra descritti risalgono al  febbraio 2014, tutti richiesti da Peter Meier, CTO della società tedesca Metaio, poi acquistata da Apple.

Infine, sempre a sostegno di possibili novità Apple in arrivo in questo campo, ricordiamo le numerose dichiarazioni di Tim Cook che in più occasioni ha espresso l’interesse di Cupertino per la realtà aumentata, tecnologia e business considerati non solo promettenti ma addirittura rivoluzionari, lasciando così intendere che Apple ha in cantiere novità al riguardo.

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