Lo smontaggio di iPhone 11 Pro da parte di iFixit, avvenuto in diretta su YouTube nel tardo pomeriggio di ieri, ha confermato la presenza di un probabile sistema di ricarica senza fili a due vie.
L’azienda sta ancora analizzando i vari pezzi che compongono il telefono ma pochi minuti fa in redazione è arrivato via mail il comunicato stampa in cui viene leggermente approfondito questo particolare, spiegando come funziona il doppio connettore collegato alla batteria.
Secondo iFixit, Apple in futuro potrebbe decidere di attivare una funzione che consenta di ricaricare gli accessori come AirPods semplicemente poggiandoli sul dorso di iPhone 11 Pro (sfruttando l’energia contenuta nella sua batteria) attraverso un aggiornamento software.
Ritengono ciò possibile grazie ad un test eseguito nelle ore successive allo smontaggio del telefono che raccontano nella mail «Con il telefono acceso, abbiamo scollegato il connettore inferiore e il dispositivo è rimasto acceso e in ricarica attraverso la presa Lightning, ma non tramite la bobina interna che abilita la ricarica wireless. Sembra che questo connettore aggiuntivo sia una linea diretta alla bobina e perciò legato alla funzione di ricarica bilaterale» ipotizzata più volte nel corso delle ultime settimane.
«Inoltre, quando abbiamo ricollegato il cavo» concludono «Il telefono per un po’ ha mostrato un avviso di temperatura, per poi tornare alla normalità.
Sospettiamo che abbia perso il contatto con un sensore di temperatura collegato alla batteria e che perciò si sia spento e potrebbe essere un altro segnale che sia già presente una funzione di gestione del calore per la ricarica senza fili inversa».
Lo smontaggio di iPhone 11 Pro ha permesso anche di confermare la quantità di RAM presente nello smartphone. Da giorni infatti non si parla d’altro, con chi ritiene ci siano 4 GB di RAM e chi invece, complice qualche benchmark probabilmente truccato, è convinto che iPhone 11 Pro ne abbiamo in totale 6 di cui 2 riservati alla fotocamera.
Sotto ai raggi X, il comparto fotografico non sembra essere accompagnato da un qualche chip di memoria RAM. Ma il team si è spinto oltre ed ha provato comunque a smontare ogni singolo modulo della fotocamera per dare uno sguardo all’interno. Effettivamente è presente un chip, siglato AD5844CDA0, ma sembrerebbe essere uno stabilizzatore d’immagine o un processore dedicato, certo non un banco di RAM. Così iFixit conclude «I 4 GB sono “confermati”, quantomeno data la nostra incapacità di trovare della RAM aggiuntiva dedicata alla fotocamera».
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