Le interfacce grafiche (GUI) dei sistemi operativi offrono molti vantaggi rispetto ai vecchi sistemi per interagire con il computer usando i comandi scritti da Terminale e simili: sono più facili da usare, non richiedono che l’utente impari astrusi comandi, offrono la possibilità di usare funzioni quali copia, incolla, trascinare elementi da programma all’altro e così via. Le interfacce a riga di comando o CLI (Command Line Interface), offrono ad ogni modo tutt’oggi molti vantaggi: consentono di automatizzare l’esecuzione di operazioni complesse, manipolare dati in vari modi, offrono maggiore controllo sull’esecuzione dei programmi e molto altro.
Lo sviluppatore Rob Griffiths dimostra che Terminale è molto più veloce nell’eseguire una semplice operazione come la decompressione di una serie di cartelle: 25 file in formato .GZ contenenti report sulle vendite di un’app su Mac App Store. L’operazione di decompressione, usando l’applicazione “Utility Compressione” di serie con macOS, è rallentata dalla necessità di mostrare a video ciò che sta accadendo passo dopo passo, visualizzando una serie finestre “ballerine” che non fanno altro che rallentare l’esecuzione dell’operazione. La stessa operazione eseguita usando il comando gzip dal Terminale viene eseguita istantaneamente, per la precisione 984.6 volte più velocemente: 0,013 secondi contro i 12,8 secondi tramite l’interfaccia grafica del Finder.
Il francese Macg mostra in un filmato la stessa operazione eseguita dal Finder e dal Terminale. È una rivincita dei sistemi a linea di comando rispetto a quelli con interfaccia grafica? Non è detto. L’applicazione “Utility Compressione” non è mai stata un fulmine di guerra ed è per questo che esistono numerose soluzioni alternative, anche gratuite come The Unarchiver che, non solo consente di aprire un numero maggiore di archivi compressi ma sembra comportarsi decisamente meglio rispetto all’applicazione offerta di serie da Apple.