Connect.Dpreview, la nuova sezione di Dpreview dedicata alla fotografia mobile, ospita un interessante esperienza del fotografo professionista Dean Holland, che ha deciso di trascorrere due settimane – una simbolica seconda luna di miele con la moglie – in Vietnam, portando con sé solo il suo iPhone 4S e lasciando fuori dalla valigia tutto il suo corredo fotografico professionale.
Holland spiega dettagliatamente cosa possa significare poter sfruttare la sola telecamera del iPhone 4S, nel complesso giudicando l’esperienza in maniera positiva, soffermandosi innanzitutto sul fatto che, con un dispositivo per forza limitato, il fotografo sia costretto ad allenare il proprio occhio e a “pensare” i propri scatti in maniera più ragionata, privilegiando un’osservazione più attenta della scena e delle luci.
Il cellulare della Mela evidenzia dei vantaggi rispetto ad un corredo fotografico da DSLR: la maneggevolezza e il minimo ingombro, la buona qualità delle immagini in buone condizioni di luce e la capacità di gestire condizioni luce problematiche, la presenza di un catalogo di app per il foto ritocco immediatamente disponibili, la profondità di campo dell’obiettivo di cui è dotato e la sorprendente utilità della fotocamere frontale.
Caratteristiche che fanno dell’iPhone 4S (e sicuramente anche dell’iPhone 5) un ottimo strumento in specifiche condizioni, tanto da convincere Holland durante la vacanza della bontà della sua scelta.
Il professionista si sofferma anche sui difetti del cellulare, come l’impossibilità di ottenere effetti sfocati o un bokeh degno di questo nome, la necessità di avvicinarsi sempre al proprio soggetto per via della presenza di un pessimo zoom digitale e dell’assenza di uno zoom ottico, la scarsa durata della batteria e l’impossibilità di sostituirla, l’autofocus lento e le difficoltà in scarse condizioni di luce. Di conseguenza se si vogliono ottenere determinati effetti e scattare al meglio in specifiche condizioni, un iPhone non è sufficiente e mostra i suoi innegabili limiti.
Dal racconto di Holland si evince come sia comunque difficile ottenere immagini di un certo livello direttamente “out of the box”, prescindendo cioè da un efficace supporto software, rappresentato dalla varie app citate dallo stesso fotografo. La maggior parte delle immagini mostrate sono state infatti post-prodotte con specifiche app, in molti casi anche molteplici volte.
Holland sostiene infine che i vantaggi nell’usare uno smartphone vadano aldilà del semplice campo tecnico, offrendo un’esperienza più autentica, anche in relazione con i soggetti che si vogliono immortalare. Il cellulare è un oggetto più discreto e, a differenza di una fotocamera – in alcuni casi percepita come una barriera relazionale e capace di mettere in soggezione eventuali terzi coinvolti in uno scatto – ipuò anche favorire il rapporto con gli abitanti locali.
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Chi invece volesse cimentarsi nello stesso esperimento, ecco l’elenco delle app sfruttate da Holland durante il suo soggiorno fotografico:
– Pro HDR è disponibile a 1.59 Euro per iPhone e iPad su iTunes Store;
– Snapseed è disponibile a 3.99 Euro per iPhone e iPad su iTunes Store;
– Camera+ è disponibile a 0,79 Euro per iPhone su iTunes Store;
– Photogene per iPad a 2,39 Euro su iTunes Store;
– Filterstorm è disponibile a 2,99 Euro per iPhone e iPad su iTunes Store;
– Bracket Mode è disponibile ad 1,59 Euro per iPhone su iTunes Store;
– Image Blender è disponibile a 2,39 Euro per iPhone e iPad su iTunes Store;
– Big Lens (Grande Lente) è disponibile a 0,79 Euro per iPhone e iPad su iTunes Store.