Dead Eyes è un gioco davvero particolare, almeno per ciò che concerne le atmosfere di gioco e lo stile artistico utilizzato. Togliendo queste caratteristiche, le meccaniche si riducono semplicemente ad un classico puzzle game, ma nel complesso il risultato è comunque gradevole e apprezzabile. Lo scopo è quello di fuggire da ogni stage evitando gli zombie che gravitano a schermo.
La trama di sottofondo è appena accennata, comunque catastrofica e non troppo originale. Il mondo è in preda agli zombie, che si sono riversati sulle strade e attaccano ogni essere vivente che gli si pari davanti. Il protagonista di gioco, inizialmente rifugiato in casa, ha terminato le scorte di cibo e le bevande. Non importa, dunque, quanto sia pericoloso là fuori, l’importante è andare alla ricerca di viveri. E così, un passo alla volta, il personaggio dovrà raggiungere la fine di ogni area. Per muoversi sarà sufficiente effettuare tap sulle frecce direzionali a schermo, badando bene che ad ogni passo, gli zombie avanzeranno di conseguenza. Così, come in una classica partita a scacchi, ad ogni mossa dell’utente ne seguirà una della CPU, che muoverà automaticamente i non morti a schermo. In questo modo si dovrà cercare di evitare l’incontro, anzi lo scontro, con gli zombie, che in alcuni casi andranno in allerta non appena gli si passerà accanto.
La meccanica di sottofondo è piuttosto basilare, non per questo poco divertente, ma comunque non originale. E’ allora il contorno grafico e le scelte artistiche che rendono questo titolo meritevole di attenzione e in grado di spiccare rispetto ad altri prodotti della stessa tipologia. Lo stile prevalente è quello pixel, unito però ad atmosfere cupe, buie e misteriose. A tratti noir. Anche il contorno musicale è davvero coinvolgente e di gran lunga più originale rispetto al gameplay. Nel complesso, l’unione tra meccaniche di base, grafica e sonoro rende Dead Eyes un titolo molto interessante.
Dead Eyes è disponibile in App Store per iPhone e iPad come applicazione universale al prezzo di 99 centesimi. Si scarica direttamente da qui.