Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, i nuovi dazi sull’export cinese degli Stati Uniti non incideranno sui prezzi di Apple e sul costo di iPhone 2019 per via delle mosse già attuate dal CEO di Apple, Tim Cook, e questa pianificazione anticipata permetterà di non avere alcun impatto sulle spedizioni dell’azienda.
In una nota inviata agli investitori ottenuta dal sito Appleinsider, Ming-Chi Ku riferisce di mercati preoccupati dalla domanda di prodotti Apple per via di prezzi sovradimensionati. Secondo l’analista, Apple è ad ogni modo preparata per l’avvenimento, assorbirà molti dei costi aggiuntivi previsti a causa dell’imposizione tariffaria e prezzi di prodotti hardware e le previsioni delle spedizioni per il mercato USA rimarranno invariate.
Un impatto negativo sui profitti costringerebbe Apple ad assumersi l’aumento dei costi. Secondo l’analista, inoltre, l’impatto dei dazi sui prodotti che arrivano dalla Cina potrebbe essere attenuato, spostando la produzione su paesi diversi, espandendo ad esempio la produzione in India o Vietnam.
Secondo Kuo, gli iPhone, iPad e Apple Watch non prodotti in Cina potrebbero soddisfare la domanda del mercato USA per il 2020. Il Mac è un altro discorso, e in questo caso la produzione all’infuori della Cina non sarebbe in grado di coprire le esigenze del mercato USA almeno fino al 2021.
Il Presidente USA, Donald Trump, aveva dichiarato giovedì scorso che dal primo settembre imporrà una sovrattassa del 10% su 300 miliardi di dollari in import dalla Cina finora risparmiati da sanzioni, inclusi beni di largo consumo, dall’elettronica all’abbigliamento. Successivamente, nel corso di un comizio a Cincinnati, ha detto ancora che «finché non ci sarà un accordo tasseremo la Cina come non mai», affermando c che i dazi potrebbero «superare di molto il 25%», la sanzione che già colpisce 250 miliardi di beni industriali e componenti del Paese del Dragone.
Trump ha anche recentemente fatto sapere che non offrirà ad Apple nessuna esenzione dai dazi per i componenti del Mac Pro prodotti in Cina, invitando la Mela a continuare a produrre il Mac Pro in loco. Durante la presentazione dei risultati dell’ultimo trimestre fiscale, il CEO di Apple ha detto di volere continuare a produrre il Mac Pro negli Stati Uniti.