Il Capitale Umano, vincitore ieri del David come miglior film, è disponibile su iTunes e Amazon in preordine. Sul portale Apple, come sempre, due i formati: la versione Hd è acquistabile a 16,99 euro, mentre quella in Sd a 13,99 euro. La data di rilascio è prevista per il 23 giugno. Due formati anche per la versione “fisica” del film, disponibile su Amazon: a 14,44 euro quella in Dvd e 17,81 euro per quella in Blu Ray. Le spedizioni, annuncia Amazon, inizieranno a partire dal 19 giugno. La vittoria del film di Paolo Virzì nella più importante delle categorie degli Oscar italiani nella cerimonia di ieri è stata, almeno in parte, una sorpresa: alla vigilia si presentava con ben 19 candidature, ma aveva come principale avversario l’asso pigliatutto del cinema italiano, La grande Bellezza di Paolo Sorrentino (18 candidature), che di Oscar aveva vinto, qualche settimana fa, quello originale. Insieme a quello come miglio film, Il capitale umano si è aggiudicato anche il David per tre atori: Valeria Bruni Tedeschi (miglior protagonista), Fabrizio Gifuni e Valeria Golino (migliori non protagonisti), oltre che quello tecnico per il montaggio (Cecilia Zanuso).
«È già tanto essere qui – ha dichiarato il regista -. Siamo questa strana etnia noi italiani, alterniamo scoramento a glorie, abbiamo celebrato la morte del cinema italiano e ora si trionfa con tanti premi, a partire dall’Oscar a Sorrentino – con cui festeggeremo questi David».
Il film è liberamente ispirato – con l’ambientazione e le tematiche “tradotte” in italiano – all’omonimo romanzo del 2004 dell’americano Stephen Amidon. Una pellicola che offre, attraverso le vicende delle famiglie Bergamaschi e Ossola (che si conoscono attraverso le frequentazioni dei figli), uno spaccato della provincia italiana – la Brianza – e su una borghesia affarista e rampante, che però ha perso il suo smalto in una crisi che non è solo economica, ma anche morale e sociale. Il film è liberamente ispirato – con l’ambientazione e le tematiche “tradotte” in italiano – all’omonimo romanzo del 2004 dell’americano Stephen Amidon.
