Il governo USA chiede garanzie ad Apple sulla privacy dei dati sulla salute. Ufficiali della Federal Trade Commission e rappresentanti di Apple si sono già incontrati in diverse occasioni: secondo quanto riporta Reuters non si tratta di una indagine formale e nemmeno di una inchiesta, ma di colloqui tra le parti in cui la FTC indaga e chiede informazioni sulle pratiche di raccolta dati della multinazionale della Mela.
Gli incontri informativi vertono sulle strategie già messe in atto da Apple o in arrivo che permetteranno di garantire la privacy sull’immensa mole di dati sulla salute degli utenti che usano iPhone, iPad e una o più delle numerose app per fitness, benessere e salute disponibili su App Store. Naturalmente a Cupertino la FTC richiede garanzie sulla riservatezza dei dati HealthKit e anche sui dati sulla salute che potranno essere raccolti tramite i sensori di Apple Watch ma non solo: gli ufficiali del governo vogliono accertasi che tutte le informazioni raccolta non saranno vendute a società terze a scopi di marketing e pubblicità e che questa pratica sia proibita da Apple anche agli sviluppatori di app indipendenti.
I lavori tra FTC e Apple sembrano improntati sulla collaborazione e sul rispetto reciproco: Cupertino ha da sempre dichiarato il massimo della sicurezza e della privacy per qualsiasi dato personale degli utenti, così anche per i dati sulla salute che vengono gestiti sempre più dai nuovi prodotti, software e gadget della Mela. Questo emerge anche dalle dichiarazioni rilasciate dalla portavoce di Apple: “Siamo molto incoraggiati dal loro sostegno” in riferimento ai colloqui avvenuti con la FTC infine ribadendo che Apple ha “Progettato HealthKit con la privacy in mente”.
Ricordiamo che praticamente a ogni intervista sui media Tim Cook sottolinea l’impegno di Apple nel tutelare la privacy e i dati dei propri utenti, precisando che non è un business di Cupertino la rivendita e la cessione dei propri database. Apple ha dedicato una sezione del proprio sito alla privacy e al trattamento dei dati in cui è anche disponibile una lettera aperta di Tim Cook.