I dati che utilizziamo ogni giorno sono oramai tutti elettronici: email, bollette, fatture, scritti personali, ricordi, fotografie, video, note tecniche, progetti e PDF e quant’altro. Averli in digitale è terribilmente più comodo che in carta, ma paradossalmente anche più delicato dato che i supporti dove li archiviamo, gli Hard Disk, possono rompersi con una facilità ben più alta di quanto siamo portati a pensare.
In caso di danneggiamento lieve del filesystem possiamo recuperare dati o parti di questi con software abbastanza semplici e economici, ma quando c’è una rottura hardware del disco, è necessario optare per una soluzione professionale. I costi possono aumentare, ma spesso è l’unica soluzione possibile per avere ancora ricordi che altrimenti andrebbero persi per sempre.
In merito a questo, Kroll Ontrack annuncia oggi il pieno supporto ai dischi Fusion e ai dispositivi cifrati Apple: Fusion, lo ricordiamo, è una tecnologia che unisce in un unico volume logico due unità fisiche, un disco meccanico e una unità Flash, garantendo così capienza e velocità a costi accettabili. La ripartizione dei dati in due diverse unità spesso è un problema per chi deve recuperare i dati perché spesso questi sono spezzettati in diversi posti dei due dischi: Kroll Ontrack ha sviluppato soluzioni proprietarie che permettono un recupero ottimale anche su questo tipo di unità così come per quanto riguarda i dischi crittografati. Per questi ultimi si sottolinea che i recuperi sono raddoppiati rispetto allo scorso anno, segno che la sensibilità è aumentata e sono sempre di più gli utenti che vogliono proteggersi dai casi di violazione e furto di dati o di minaccia hacking.
Le soluzioni proprietarie sviluppate da Kroll Ontrack offrono un alto livello di recupero e una professionalità e una sensibilità adatte alla delicatezza del momento, che in alcuni casi può essere la vita o la morte di un progetto business.
“A me non capiterà mai”
Probabilmente è così che la pensano gli utenti di fronte ad una ditta che si occupa di recupero dati: forse perché non è mai capitato che un disco si rompa (ma capiterà, prima o poi) o quando è capitato non c’erano dati importanti o c’era un backup. Per sensibilizzare meglio gli utenti invece Kroll Ontrack ha pensato di portare alla luce dieci casi esemplari di perdita e recupero di dati realizzati proprio dalla ditta statunitense. Nella top ten l’Europa occupa un posto di prim’ordine, con Inghilterra e Polonia molto sfortunate, anche se l’Italia è subito dietro: stanno meglio in Germania e Norvegia, con pochi casi e spesso di poco conto.
Il decimo posto è occupato da una ditta che, a causa dei lavori, ha spostato temporaneamente il server in una stanza senza aria condizionata, con conseguente surriscaldamento dei server e dei dischi: il recupero ha però permesso di riavere il 99% dei dati da dischi fumanti. Un altro caso parla di un travaso di dati andato male a causa di una caduta del disco, che ha spesso di funzionare a metà della copia: anche in questo caso il recupero di Kroll Ontrack è stato del 98,8%.
Curioso il caso di un utente che ha visto il suo server RAID danneggiarsi in alcuni server e inviarlo a Kroll Ontrack per il recupero dei dati: l’aspetto buffo è che il server aveva già subito un recupero e, nonostante questo, l’utente non aveva ancora un backup. Alle volte è la rabbia o la disattenzione il problema peggiore: sono stati recuperati dati da un computer lanciato (!) contro il muro da una utente arrabbiata, da uno smartphone finito sotto un tosaerba e da un iPad lanciato dal finestrino di un treno in un bosco.
Il caso più eclatante è quello di un portatile il cui contenuto è stato recuperato al 100%, dopodiché non solo era andato a fuoco in un incendio, ma era anche stato bagnato dal sistema antincendio dell’appartamento. Non si sa nulla, ne pensiamo ci siano buone notizie, sul recupero dell’hardware.
In Italia accade che una gentile signora, intenta a rimuovere il suo make-up quando ha accidentalmente rovesciato la lozione struccante sul proprio iPhone. Poichè non è stato più possibile avviare lo smartphone, la cliente ha deciso di contattare Kroll Ontrack. Durante la telefonata è stato precisato che la lozione era di una famosa marca. «Grazie ai nostri ingegneri (e alla qualità della lozione?) è stato possibile recuperare i dati, inclusi contatti e immagini», dice Kroll on Track