I Solid State Disk, comunemente abbreviati in SSD, sono dispositivi di archiviazione dati che utilizzano unicamente l’elettronica dello stato solido per la memorizzazione delle informazioni digitali. Questi dispositivi non contengono parti meccaniche e dischi magnetici, come nei dischi rigidi convenzionali, per questo motivo è più corretto, anche se meno intuitivo, chiamare il dispositivo Drive a stato solido (dall’inglese Solid state Drive, SSD). Attualmente la memoria non-volatile impiegata sfrutta la tecnologia NAND, come le memorie flash o le memorie volatili SDRAM.
Questo genere di dischi presenta molti vantaggi rispetto ai dischi rigidi standard: usano meno corrente e, poiché non hanno parti meccaniche in movimento, risultano essere decisamente più “robusti”, ma hanno ancora lo svantaggio di costare molto di più rispetto ai normali dischi rigidi.
Samsung produce al momento due modelli di SSD: da 128GB e da 64GB ed entrambi in due varianti da 1.8″ e 2.5″ in grado di poter essere installati dunque su un’ampia gamma di dispositivi.
La variante da 128GB usa memorie flash MLC, più economiche rispetto alle SLC (single-level cell) usate nelle precedenti varianti SSD e grazie alle quali dovrebbe essere possibile abbassare il costo complessivo del prodotto. Una versione da 256GB del drive dovrebbe cominciare ad essere prodotta prima della fine dell’anno.
[A cura di Mauro Notarianni]