Dischi fissi basati su memoria flash, più veloci e più capienti di quelli attualmente in commercio arriveranno dalle fabbriche di Intel. Ad anticipare lo sbarco in grande stile in una nicchia che rappresenta il futuro del’archiviazione è la stessa società di Santa Clara in una intervista rilasciata a C/Net.
‘Ci apprestiamo ad entrare in questo mercato – ha detto alla rivista on line Troy Winslow, marketing manager for the NAND Products Group di Intel – e quando debutteremo capirete perché non tutte i dischi SSD sono uguali. Se Samsung promette 100 Mpbs noi faremo molto meglio di così’. Se la quanto sostiene il manager di Intel sarà mantenuto, si tratterà di un enorme passo avanti anche rispetto ai dischi fissi tradizionali che mediamente non arrivano a neppure la metà della velocità ipotizzata.
Ma Intel non si limiterà a fornire dischi flash più veloci, ma anche più capienti. Intel promette infatti fino a 160 GB contro i 128 GB di Samsung, e oggi principale produttore del settore. In arrivo anche l’interfaccia SATA II che ha una velocità di trasferimento dati di 3 Gbps.
La società americana, che è collocata in un’ottima posizione sotto il profilo competitivo visto che fornisce a diversi costruttori di Pc componenti chiave, vede un futuro per i dischi fissi flash nel settore dei server. ‘Grazie alle prestazioni superiori possiamo sostituire 64 dischi tradizionali da 15mila rpm, con 10 dischi SDD’, citando un esperimento grazie al quale è stato possibile distribuire contemporaneamente con un disco SDD 4000 filmati in streaming.
Intel vede una riduzione dei costi progressiva quale fattore di accelerazione di questo tipo di componenti: 40% in meno all’anno, un taglio che potrebbe essere anche del 50% nel 2009 e nel 2010. Come dire che un disco da 64 GB che oggi costa intorno ai 1000$ potrebbe costare intorno ai 200$ a fine 2010.