Toshiba punta rivoluzionare i cameraphone con un nuovo sensore che sarà in grado di scegliere la messa a fuoco di un’immagine dopo averla scattata. Si tratta di un modulo di forma cubica di circa 1 centimetro per lato e contiene un insieme di 500.000 lenti, ognuna della misura di 0,03 millimetri di diametro, capaci di catturare la luce e convogliarla verso un sensore da 5 x 7 millimetri. Un meccanismo che riproduce le strutture ottiche naturali di alcuni insetti dotati di diversi occhi.
Il risultato di queste 500 mila lenti consentirà di scattare un’immagine che potrà poi essere messe a fuoco dopo lo scatto via software, sfruttando così la potenza di calcolo delle informazioni ottiche immagazzinate per generare le immagini solo in seguito. L’obiettivo di Toshiba sarà quello di equipaggiare i dispositivi portatili, in particolare gli smartphone, per poter così rivoluzionare il mercato con un prodotto innovativo.
In realtà questo tipo di innovazione è già stata proposta dalla ormai famosa fotocamera Lytro, che consente anch’essa di gestire la messa a fuoco a posteriori. Purtroppo però il gadget di Lytro è un dispositivo a sé, avendo dimensioni molto più generose del piccolo modulo di Toshiba e – soprattutto – le performance fotografiche del gadget hanno lasciato fino ad oggi a desiderare, mostrando come la tecnologia al momento non sia ancora sufficientemente matura per poter rappresentare una vera rivoluzione.
Ricordiamo che Steve Jobs fu impressionato dalla tecnologia di Lytro, tanto da pensare di poterla in qualche modo inserire inserirla all’interno dei prodotti della Mela, vista anche al volontà da parte di Jobs di voler dare uno scossone al settore della fotografia. E’ probabile però che al momento la tecnologia non fosse sufficientemente matura; non sarebbe però da escludere che il modulo di Toshiba possa trovare spazio in un qualche futuro iDevice della Mela.