Samsung Electronics ha avviato la produzione delle prime unità SSD a 4 bit destinate al mercato consumer basate su memorie 3D NAND di tipo QLC (Quad Level Cell), in altre parole in grado di archiviare 4 bit di informazione per cella. L’uso di questo tipi di memorie permetterà di commercializzare nuove unità SSD SATA da 2,5 pollici nelle varianti da 1 TB, 2 TB e fino a 4 TB a prezzi più contenuti rispetto a quanto visto finora.
L’azienda sudcoreana offre già unità SSD con questi tagli con tecnologia V-NAND ma rispetto ai chip di memoria finora utilizzati, i nuovi consentiranno di incrementare le capacità di archiviazione delle unità del 33% riuscendo a memorizzare quattro bit di informazione per ogni singola cella e operando alla stessa velocità delle attuali unità: garantendo fino a 520 MB al secondo nella scrittura sequenziale e fino a 540 MB/s nella lettura sequenziale, in altre parole in grado di garantire la riproduzione di filmati 4K RAW.
La produzione di chip QLC non è semplice: già è complicato farlo per le celle di memoria TLC (triple-level cell, a tre bit) dove bisogna occuparsi di gestire otto diversi possibili valori (2^3) corrispondenti ad altrettanti livelli di tensione.
Con le memorie QLC o quad-level cell i valori sono 16. Queste unità erano finora destinate per il mercato business ed è la prima volta che soluzioni di storage QLC a 4 bit sono pensate per l’utilizzo nell’ambito consumer. Le memorie QLC a 4 bit per cella non saranno usate solo per le tradizionali unità SSD ma anche per le memorie destinate, ad esempio, a smartphone e tablet.
«Tipicamente quando il dato archiviato in una cella di memoria passa da 3 bit a 4 bit, la capacità del chip per unità di area dovrebbe crescere e la carica elettrica (usata per determinare l’informazione da un sensore) dovrebbe scendere fino al 50%, rendendo alquanto più difficile mantenere le prestazioni e la velocità desiderate», si legge nel comunicato diramato da Samsung.
La multinazionale sudcoreana spiega di essere riuscita a mantenere le prestazioni usando «Un controller SSD a 3-bit e la tecnologia TurboWrite, aumentando allo stesso tempo la capacità dell’unità mediante l’uso di 32 chip, tutti basati su una V-NAND a 64 layer da 1 terabit di quarta generazione».
Samsung proporrà prima unità SSD a 4 bit nel classico form factor da 2,5″ e nei tagli da 1 TB, 2 TB e 4 TB. In seguito è previsto l’arrivo di unità nel form factor M.2 N NVMe destinati al settore enterprise. Per conoscere tutto quello che c’è da sapere sulle unità SSD vi rimandiamo a questo nostro articolo che illustra tutti gli aspetti tecnici, vantaggi e svantaggi di questa tecnologia.