Un Fitbit per bambini: arriverà entro l’anno e sarà dotato di connettività 4G in modo tale da offrire funzioni di tracciamento e comunicazione sempre attivi. Sebbene l’azienda operi nel settore degli smartwatch da oltre dieci anni, quello dei bambini è un mercato ancora poco esplorato e per Fitbit si tratta di un obiettivo ora raggiungibile più facilmente grazie alla recente acquisizione della startup di Hong Kong Doki Technologies che disporrebbe delle tecnologie necessarie per procedere in maniera spedita in questa direzione.
Questa azienda in effetti ha da pochi giorni annunciato ai propri clienti che i suoi dispositivi – dokiWatch, dokiWatch S e dokiPal – smetteranno di essere prodotti a partire dal 1 luglio, ma nella mail non vi è fatta alcuna menzione riguardo l’acquisizione da parte di Fitbit.
Secondo le indiscrezioni in realtà questa operazione di fusione c’è stata ed una seppur minima conferma la si può trovare nel registro delle imprese, il cui direttore attuale, Andrew Paul Missan, risulta essere anche l’Executive Vice President, General Counsel and Secretary di Fitbit. Nello stesso documento risulta che tale mansione del sig. Missan è attiva dal 22 ottobre 2019, data che a questo punto potrebbe coincidere anche con l’acquisizione della società da parte di Fitbit.
Se queste date fossero giuste vorrebbe dire che l’azienda di Hong Kong è stata particolarmente fortunata visto che pochi giorni dopo Fitbit è stata assorbita da Google per 2,1 miliardi di dollari. Ciò significherebbe anche che l’azienda di Mountain View era al corrente dell’acquisizione in atto da parte di Fitbit: tuttavia non vuol dire che dovremmo attenderci uno smartwatch per bambini a marchio Google.
Torniamo al motivo che avrebbe spinto Fitbit ad acquisire Doki: questa azienda dispone già di una piattaforma che comprende funzioni che vanno dal monitoraggio alla sicurezza, dalle videochiamate alle telefonate tramite app. Per dire, l’ultimo smartwatch di Doki, il dokiPal, include persino una “Doki SIM” fisica con dati illimitati in oltre 50 paesi a 9,99 dollari al mese. Ora, non è chiaro se tutte queste funzioni saranno trasferite nello smartwatch per bambini in fase di progettazione, mentre è molto probabile che le funzioni fitness di Fitbit, quantomeno qualcuna, dovrebbero invece essere implementate.
Il fatto che Fitbit esplori questo mercato ha comunque senso. Fino ad oggi l’azienda ha prodotto due fitness tracker per bambini (gli Ace), ma entrambi sono privi di connettività cellulare, utile sia per il tracciamento della posizione che per la comunicazione sempre attiva. Per altro è un mercato dove ci sono già diversi concorrenti: secondo i dati di IDC lo scorso anno sono stati spediti 15 milioni di smartwatch per bambini – di BBK, azienda che gestisce marchi più conosciuti come Vivo, Oppo, OnePlus e Realme – con connettività cellulare, di cui il 97% erano diretti in Cina.
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