Apple e altre aziende del mondo IT hanno presentato una memoria legale a supporto del DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals), contro l’abolizione del programma di cui beneficiano centinaia di migliaia di persone (i cosiddetti “Dreamers”) arrivate negli Usa da bambini, programma che alcuni Stati vorrebbero regolamentare con una diversa legislazione.
Il memoriale come amicus curiae da parte delle aziende IT è stato presentato mercoledì 15 dicembre presso la Corte d’Appello del Quinto Distretto, siglato non solo da Apple ma anche da Meta, Amazon, Microsoft, Google, Intel, Block, Best Buy e Cisco.
“I destinatari del DACA hanno contribuito a guidare e sostenere l’economia americana creando nuove attività, spendendo i loro redditi su prodotti e servizi americani, e pagando le tasse”, si legge nel documento. E ancora: “I destinatari del DACA hanno svolto un ruolo particolarmente importante come lavoratori in prima linea in risposta alla pandemia del COVID-19. Oggi, mentre l’economia americana tenta di riprendersi dalla pandemia che continua a compromettere la crescita economica in modo imprevedibile – comprese problematiche quali la carenza di lavoratori per coprire milioni di posti vacanti – il contributo dei Dreamers è più importante che mai”.
A luglio di quest’anno il Dipartimento di Giustizia aveva deciso di fare appello contro la decisione di un tribunale di Houston che aveva ‘chiuso’ il Daca ai nuovi candidati, indicando il programma in questione come incostituzionale; Biden aveva chiesto al Congresso di intervenire per ripristinare completamente il programma.
Nell’amicus brief (un termine giuridico che indica un’azienda o qualcuno che non sia parte in causa che offre volontariamente informazioni al tribunale su un aspetto della legge o su altre parti del caso, per aiutare la corte a decidere) si afferma che eliminare il DACA comporterebbe un grave danno per le aziende americane, per i lavoratori e l’economia americana in generale, evidenziando la perdita di 1700 posti di lavoro al giorno con l’abolizione del programma.
A gennaio di quest’anno il CEO di Apple, Tim Cook, aveva lodato la scelta di Joe Biden in difesa del DACA, e in una lettera a nome del Business Roundtable (un think tank di 200 CEO nordamericani) aveva scritto: “Per le nostre aziende, i Dreamers sono membri preziosi nella nostra squadra. Sono giovani che rappresentano il meglio del nostro paese, un posto dove gli individui, in tutta la nostra diversità, possono unirsi per realizzare il sogno americano e creare un futuro migliore per la prossima generazione”. E ancora: Riconoscono l’America come casa e meritano la possibilità di perseguire le stesse possibilità che questa nazione ha a lungo incoraggiato”.