È stata una ragazza inglese, Gail Davis, residente a Orpinton, nel Kent nel Regno Unito, a scaricare la decimiliardesima applicazione da App Store. A renderlo noto è stata Apple con una nota stampa diffusa nel corso della tarda serata di ieri. Gail ha fatto scattare il “magico” contatore (ma sarebbe meglio dire “estimatore”) facendo click su Paper Glider un gioco gratuito per iPhone diventando così la vincitrice della card da 10mila dollari che potrà spendere per acquistare contenuti iTunes.
Phil Schiller approfitta dell’evento per fare un po’ di campagna di marketing per il negozio: «con più di 10 miliardi di applicazioni scaricate in appena due anni e mezzo – si legge nel comunicato – e sette miliardi nel solo ultimo anno, l’App Store ha superato i nostri sogni più ambiziosi. Mentre gli altri cercano di copiarlo, noi continuiamo ad offrire agli sviluppatori e ai consumatori la più innovativa esperienza di acquisto sul pianeta»
In effetti la crescita delle vendite di App Store appare quasi inarrestabile. La sezione è partita nel luglio del 2008, contestualmente alla presentazione di iPhone 3G; il primo miliardo di download è scoccato nell’aprile del 2009, i cinque miliardi nel giugno di quest’anno. Questo vuole dire che Apple ha impiegato appena sette mesi per raccogliere cinque miliardi di download quando per mettere insieme i primi cinque ci ha impiegato 23 mesi. In pratica al ritmo di oggi Apple vende (o distribuisce) circa 715 milioni di app al mese, 23 milioni al giorno, circa 960mila l’ora, più si 16000 al minuto, intorno alle 266 al secondo. Il calcolo non è preciso (Apple diede l’annuncio il 19 giugno, ma senza dire la data esatta in cui il traguardo dei cinque miliardi era stato superato) ma rende abbastanza bene l’idea della massa di app che passano dai server di Cupertino ai computer dei clienti finali.