Alla fine della nostra visita ad IFA e assorbiti gli annunci della concorrenza il tema più discusso dai produttori di accessori era sicuramente quello della compatibilità degli attuali modelli di custodie con il nuovo telefono di Apple: le voci danno uno spessore di 0,2 mm superiore a quello di iPhone 6 che rappresentano una inezia in termini assoluti ma un grande differenza quando si lavora su prodotti dalle piccolissime tolleranze.
E se le custodie in gomma o quelle semirigide sembrano potersi adattare allo spessore maggiorato (che sarebbe il risultato dell’aggiunta di Force Touch o di una scocca più rigida) i problemi potrebbero sorgere con quelle che assicurano una protezione totale, le cosiddette “rugged” o quelle per l’uso subaqueo: in questo caso l’aumento di dimensioni potrebbe rendere inefficaci gli o-ring protettivi e diminuire il livello di protezione per cui tali custodie vengono acquistate.
Anche molte custodie che includono totalmente il telefono o sono realizzate con materiali rigidi come l’alluminio potrebbero trovare qualche problema nell’essere utilizzate correttamente. Mentre negli anni scorsi non mancavano in fiera prototipi e prodotti finali esposti in bella vista presso gli stand, in questa edizione di IFA ben pochi produttori hanno voluto sbilanciarsi sull’effettiva compatibilità delle loro cover con il nuovo modello, da una parte perché Apple ha imposto una serie di limitazioni e “punizioni” a chi pubblicizza accessori per dispositivi non ancora lanciati e dall’altra perché mettere un limite alla versatilità di una custodia di produzione corrente è un autodafé commerciale.
Così la riposta comune alla domanda “Sarà compatibile con iPhone 6S?” è stata un generico “aspettiamo e vediamo” con una vena più ottimistica da parte di produttori di custodie generiche e un tono più preoccupato da chi fabbrica cover con certificazione IP68 e affini.
E così oggi insieme a quelli che attendono gli annunci di Apple per decidere se comprare un nuovo telefono con un relativamente modesto investimento ci saranno anche coloro che aspettano il verdetto sulla necessità di creare una seconda catena di produzione e di packaging per una serie di cover che normalmente durano due anni sul mercato.
