Cursor Pro 2 è una utility per Mac da poco aggiornata che permette di evidenziare in vari modi il puntatore del mouse, funzionalità che sarà particolarmente apprezzata per mostrare presentazioni, creare videolezioni, tutorial, ecc.
L’app si scarica dal Mac App Store ed a pagamento (costa 17,99€) ed è utile per permettere di individuare il puntatore del mouse sullo schermo; è possibile disegnare forme intorno al cursore, permettendo all’utente e a quanti guardano di individuare facilmente la posizione grazie ad animazioni accattivanti.
Una funzione di ingrandimento consente di zoomare la zona sottostante la posizione cursore (scegliendo livello e qualità dell’ingrandimento), attivabile con la pressione di un tasto.
Dalla barra dei menu è possibile personalizzare forma (rettangolo, rombo, ellisse, supercerchio), colore e stile (es. dimensioni bordi e tipologia bagliore) dell’area che evidenzia il cursore, personalizzare la scorciatoia di tastiera per richiamare la funzione di ingrandimento e modificare (dalle Preferenze dell’app) vari aspetti che riguardano il comportamento dell’utility.
Rispetto alle funzionalità di serie in macOS (richiamabili dalla sezione “Puntatore” in Preferenze di Sistema > Accessibilità) sono presenti molte più opzioni, con tutto quello che si può desiderare per personalizzare il puntatore del mouse. L’applicazione è molto leggera (35,6MB), può essere caricata automaticamente all’avvio, è gestibile dai Comandi Rapidi ed utile anche per chi dispone di più schermi (per individuare al volo dove si trova il mouse).
L’utility (si scarica da qui) è stata creata da Martin Lexow, designer tedesco nato nel 1987 che vive e lavora a Berlino. Cursor Pro è utilizzabile senza problemi in abbinamento ad app per la condivisione quali FaceTime, Zoom, Google Meet, Microsoft Teams, Skype, ecc. L’applicazione è multilingua (italiano compreso); il requisito è la presenza di macOS 11.7 o versioni seguenti. L’ultima versione supporta con macOS 14.x Sonoma. Sul versante privacy, lo sviluppatore riferisce che tutti i dati relativi ai movimenti dello schermo rimangono offline, sul computer dell’utente e non viene rivelato alcun dato a nessuno.