Prosegue la morte lenta di CurrentC, il servizio che avrebbe dovuto fare concorrenza ad Apple Pay. Merchant Customer Exchange (MCX), la società che negli USA si occupa del sistema di pagamento in questione, ha inviato una mail ai beta tester di Columbus (Ohio) spiegando che il programma di prova terminerà il 28 giugno. Anche sul sito web di CurrentC c’è la conferma che il servizio chiuderà; da quella data in poi non sarà più possibile elaborare transazioni e gli account degli utenti saranno disabilitati.
Sviluppato nel 2012, CurrentC sfrutta meccanismi controversi giacché raccoglie vari dati sugli acquisti degli utenti. Vari negozi e grandi supermercati non gradiscono Apple Pay giacché questo non consente di tracciare gli acquisti degli utenti e profilarli. Apple non raccoglie i dati concernenti la cronologia degli acquisti, perciò quando l’utente fa acquisti in un negozio o paga il conto del ristorante, i negozianti non hanno uno storico che permetta loro di sapere cosa è stato acquistato e nemmeno Apple sa dove l’utente ha comprato o quanto ha pagato.
Neanche i numeri delle carte di credito sono archiviati sul dispositivo: viene infatti creato un Device Account Number, un codice univoco crittografato e memorizzato nel Secure Enclave, area di memoria super protetta dentro al processore Apple Ax del dispositivo. Il Device Account Number nel Secure enclave non viene condiviso né con il sistema iOS né su iCloud.
Anche se con difficoltà, Apple Pay si sta diffondendo nel frattempo in vari paesi. Il servizio è disponibile in Australia, Canada, Cina, Singapore, Regno Unito e Stati Uniti, supportato da centinaia di banche e istituti (qui l’elenco completo). Si vocifera che il servizio dovrebbe arrivare a breve anche in Svizzera e nei mesi passati si è parlato anche di Francia e Spagna.
Per quanto riguarda l’Italia qualcosa si sta muovendo ma le notizie di cui disponiamo sono contrastanti. Jennifer Bailey, Vice President responsabile Internet Services e Apple Pay, ha recentemente dichiarato che l’obiettivo di Apple è “portare Apple Pay in tutti i mercati dove l’azienda opera”; “per scegliere dove lanciare Apple Pay guardiamo la dimensione del mercato dei prodotti Apple. Valutiamo la diffusione di carte di credito e di debito, oltre che la copertura dei pagamenti contactless. Se la situazione è buona, allora lavoriamo con le banche per portare Apple Pay in quella nazione, anche quando i pagamenti mobile non sono elevati”.