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CurrentC, il concorrente di Apple Pay negli USA attaccato dagli hacker

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Merchant Customer Exchange (MCX), la società che negli USA si occupa del sistema di pagamento CurrentC, meccanismo concorrente di Apple Pay e Google Wallet, ha avvisato gli utenti che terze parti non autorizzate hanno ottenuto accesso al suo sistema di sicurezza. Secondo la società, i malviventi sarebbero riusciti a ottenere solo indirizzi mail e non altri dati. Al momento in fase di test, il meccanismo di pagamento noto come CurrentC dovrebbe essere lanciato nel corso del prossimo anno.

Di questo sistema di pagamento alternativo si è parlato molto negli ultimi giorni poiché due catene di farmacie statunitensi (CVS e Rite Aid) hanno deciso di disattivare i pagamenti NFC impedendo le transazioni con Apple Pay, nel tentativo di spingere la soluzione in questione.

CurrentC sfrutta meccanismi controversi giacché raccoglie vari dati sugli acquisti degli utenti. Le catene CVS e Rite Aid, benché non ufficialmente, hanno inizialmente supportato Apple Pay, poiché nei negozi dispongono di terminali abilitati al pagamento NFC, funzione che permette di sfruttare da iPhone anche Google Wallet e carte di credito con funzionalità NFC. Il sistema di Apple funziona non solo nei negozi dei partner che hanno aderito specificatamente all’iniziativa della Mela, ma virtualmente con qualsiasi altro sistema di pagamento NFC esistente, inclusi i sistemi che supportano Google Wallet.

Vari negozi e grandi supermercati non gradiscono Apple Pay giacché questo non consente di tracciare gli acquisti degli utenti e profilarli. Apple non raccoglie i dati relativi alla cronologia degli acquisti, perciò quando l’utente fa acquisti in un negozio o paga il conto del ristorante, i negozianti non hanno uno storico che permetta loro di sapere cosa ha preso e neanche Apple sa dove ha comprato o quanto ha pagato. Neanche i numeri delle carte di credito vengono archiviati sul dispositivo: viene infatti creato un Device Account Number, un codice univoco crittografato e memorizzato nel Secure Element del dispositivo. Il Device Account Number nel Secure Element non viene condiviso con iOS né su iCloud.

L’app proprietaria proposta da CVS, non usa l’NFC ma un codice QR: per il pagamento è necessario sbloccare il telefono, avviare l’app e mostrare il codice. Tra i vantaggi di questa soluzione per i rivenditori: la possibilità di bypassare le carte di credito (è possibile attivare il servizio sul conto bancario dell’utente bypassando i circuiti), proporre sconti fedeltà e tracciare in vari modi gli acquisti.

Oltre ai 262 Apple Store negli USA, il servizio Apple Pay è supportato da: Aéropostale, American Eagle Outfitters, Babies“R”Us, BJ’s Wholesale Club, Bloomingdale’s, Champs Sports, negozi Chevron e Texaco incluso ExtraMile, Disney Store, Duane Reade, Footaction, Foot Locker, House of Hoops by Foot Locker, Kids Foot Locker, Lady Foot Locker, Macy’s, McDonald’s, Nike, Office Depot, Panera Bread, Petco, RadioShack, RUN by Foot Locker, SIX:02, Sports Authority, SUBWAY, Toys“R”Us, Unleashed by Petco, Walgreens, Wegmans e Whole Foods Market. Altri rivendtori aderiranno entro la fine dell’anno, fra cui Anthropologie, Free People, Sephora, Staples, Urban Outfitters, Walt Disney Parks and Resorts e tanti altri.

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