Crystal Hourglass è un software utile per comprendere meglio quanto tempo e con quali programmi passiamo la maggiorparte del tempo. L’applicazione monitorizza in tempo reale le varie attività svolte tenendo conto delle cartelle utilizzate e degli URL visitati nei browser. È anche possibile disabilitare al volo l’utility attivando la modalità “Private mode” dalla barra dei menu e impostare orario lavorativo iniziale e orario di chiusura attività. Un plug-in denominato SandGrains permette di andare ancora più a fondo e memorizzare il percorso dei vari file aperti. Dalle Preferenze è possibile impostare applicazioni da escludere e non manca ovviamente la possibilità di esportare i dati in formato CSV (testo con i campi separati da virgole), facilmente importabile in vari programmi. È possibile impostare più “Progetti”, per ogni attività sono memorizzati i tempi e più applicazioni possono eventualmente essere raggruppate sotto un’unica voce e definire regole. L’applicazione è utile per comprendere quali applicazioni fanno perdere più tempo o in particolari ambienti per verificare quanto e come si è effettivamente lavorato (comodo per fatturare ad esempio un servizio in base al tempo effettivamente impiegato). L’applicazione è al momento ancora una versione beta (e in quanto tale liberamente scaricabile). Gli sviluppatori fanno sapere che la versione definitiva sarà disponibile sul Mac App Store a 4,49 euro.
Ricordiamo che in Italia software di monitoraggio delle informazioni sono vincolati severe normative a tutela della privacy dei lavoratori. Funzioni invasive di controllo sono esplicitamente vietate dallo Statuto dei Lavoratori e dalla normativa sulla Privacy. Non è consentito l’uso di log storicizzati che consentono di ricostruire la sequenza dei tasti digitati, entrare nel merito dell’attività del lavoratore, tantomeno la presenza nascosta di applicazioni di monitoraggio. I dipendenti devono eventualmente essere avvisati in anticipo della presenza di simili applicativi: qualsiasi strumento che invididua con certezza l’identità di una persona condizionandone il comportamento lavorativo è paragonabile all’attività di sorveglianza, che nel nostro paese non è autorizzata.
[A cura di Mauro Notarianni]