Come di consueto, lo scorso 2 ottobre è andato in onda Crozza nel Paese delle Meraviglie, lo spettacolo televisivo di Maurizio Crozza che, per l’occasione, ha vestito i panni di Tim Cook lanciando però un messaggio ben più profondo di quel che si potrebbe inizialmente pensare. L’episodio, segnalatoci da Dario, un nostro lettore, è in calce all’articolo (in alternativa cliccate qui) e inizialmente concentra attenzione sul personaggio “Io-Tim-Cook”, amministratore delegato della “Inc-Cool-Eight”, due chiari rimaneggiamenti da leggere tutto d’un fiato per coglierne l’assonanza con due termini che sottolineerebbero quanto sia facile, per la multinazionale della Mela ma non solo, abbindolare le persone spingendole a «Consumare sempre di più, inventando sempre nuovi modelli».
L’abile Crozza gioca con il personaggio per far notare la casualità con cui, poco prima dell’uscita del nuovo iPhone, la società renda disponibile un nuovo aggiornamento che «Guarda caso, rende incredibilmente lento il vecchio telefono», allargando poi il discorso sulla diversità delle prese di corrente nei vari paesi costringendo chi viaggia a premunirsi di decine di adattatori diversi (in realtà, come dimostrato in passato, ne potrebbe bastare soltanto uno), una chiara strategia aziendale, dice Crozza, atta a riempire le tasche dei produttori di accessori.
Va ancora più in là parlando di pubblicità nei video che, stranamente, si avviano subito, ben nitide, «In Full HD, mentre il filmato che segue subito dopo, quello che si sta cercando di vedere fin dall’inizio, è sgranato, va a scatti, talvolta è muto». Non manca la citazione ai call center e agli operatori di telefonia, dove con un «Sì, accetto» si attivano abbonamenti che poi, per disdire, lasciano «spalancare l’inferno».
«E’ vergognoso, ma legale» aggiunge il finto Tim Cook, con un sorriso beffardo che simboleggia quello che pare essere l’obiettivo comune di tutte le multinazionali, quello di creare sempre nuovi desideri ed esigenze nelle persone, per incertivarle ad acquistare e arricchire i bilanci societari. «Fondamentalmente basta inserire una frase per sottolineare una caratteristica che non hanno mai sottolineato gli altri, per far triplicare il prezzo del prodotto» conclude, mostrando un “Pane senza litio” un sale che in effetti in questo prodotto, non c’è mai stato, ma «È bene comprare proprio quello, perché…non si sa mai».