Sono sempre più gli sviluppatori che creano app per Android ma lo store che garantisce maggiori profitti è ancora una volta App Store di Apple. Questo, in estrema sintesi, quanto emerge da una ricerca di App Annie, società specializzata in mobile analytics che ha analizzato dati relativi all’anno da poco terminato.
L’App Store per iOS ha mediamente consentito di generare il 70% di ricavi in più rispetto a quanto è stato possibile ottenere sul Play Store di Google. Interessante notare che tutte e due gli store crescono in termini di ricavi ma la crescita di Apple ha seguito il passo del concorrente, permettendo così a Cupertino di mantenere un vantaggio notevole in termini di dollari spesi dagli utenti.
I nuovi dati sono il risultato di un anno record per App Store che ha salutato l’inizio del 2015 con un altro record di fatturato: nella sola prima settimana del 2015 i clienti di tutto il mondo hanno speso quasi mezzo miliardo di dollari in app e acquisti in-app, e il Capodanno 2015 è stato il giorno più significativo per le vendite nella storia dell’App Store. Traguardi che arrivano dopo un 2014 a sua volta da record, con fatturato cresciuto del 50% e app che hanno generato entrate per oltre 10 miliardi di dollari per gli sviluppatori.
Il mondo dello sviluppo iOS è importante al punto da aver consentito di dar vita a un intero settore basato sulla progettazione e lo sviluppo di app. Si calcola che in soli sei anni, l’ecosistema iOS – solo negli USA – ha contribuito alla creazione di 627.000 posti di lavoro.
Le app più scaricate secondo i dati di App Annie sono ovviamente i giochi e l’utilizzatore medio è tipicamente maschio; le donne sono invece più interessate ad app social e per la creazione/gestione foto e video. I principali sviluppatori di app arrivano da: Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti. Gli sviluppatori di queste tre nazioni hanno generato incassi superiori a tutte le altre nazioni messe insieme. Per i dati elaborati si è preso come campione di riferimento il 90% delle app sviluppate dai primi 100 top publisher, per un totale di 700.000 applicazioni.