A più di quattro dalla vendita a Microsoft, il fondatore di 6Wunderkinder, software house nota per l’app Wunderlist, afferma ora di volere ricomprare la sua creatura dalla multinazionale di Redmond.
Christian Reber è una delle persone che ha contribuito a far nascere 6Wunderkinder nel 2010 e insieme ad altre cinque persone sono riusciti a creare una delle app di produttività multipiattaforma più note, un task manager per tenere sotto controllo liste di attività e cose da fare, disponibile come app per iPhone, iPad, Windows, OS X e anche come servizio web.
Nel 2015 Microsoft ha comprato Wunderlist, per un importo non precisato ma stimato tra i 100 e i 200 milioni di dollari. Come tipicamente accade quando una piccola app viene acquisita da una azienda più grande, gli utenti di Wunderlist hanno cominciato a chiedere cosa sarebbe accaduto, impauriti dalla possibilità che Microsoft avesse portato a termine l’acquisizione con il solo scopo di eliminare una app concorrente della sua Todoist.
Le paure degli utenti si sono dimostrate giustificate e nel 2017 Microsoft ha fatto sapere che avrebbe mandato in pensione Wunderlist e portato alcune delle sue migliori funzionalità in una nuova app di produttività denominata To-Do.
Non è stato indicato il lasso di tempo nel corso del quale dovrebbe avvenire la transizione da Wunderlist e To-Do, e a tutt’oggi gli sviluppatori di Wunderlist non sembrano essere in grado di indicare una data per l’uscita di scena definitiva.
What I would do with @Wunderlist if I would get it back: pic.twitter.com/DYslu8mhOp
— Christian Reber (@christianreber) September 8, 2019
Christian Reber su Twitter ha ora chiesto al CEO di Microsoft, Satya Nadella, di riacquistare l’app. “Ancora triste perché @Microsoft vuole chiudere @Wunderlist, anche se le persone continuano ad amarla e usarla”, si legge nel tweet. “Sono serio @satyanadella @marcusash, vi prego permettimi di ricomprarla”.
Reber afferma che la sua offerta è seria e ha anche indicato cosa intenderebbe fare in cambio; resta da capire se Microsoft ha intenzione di dare ascolto all’ex proprietario dell’app.