Ricercatori dell’Australian National University (ANU) hanno sviluppato un sistema che permette di trasportare dati usando semiconduttori spessi fino a un solo strato atomico.
100.000 volte più sottile di un foglio di carta, il semiconduttore in questione vanta “altissima efficienza energetica” e i ricercatori riferiscono che non emana calore, in altre parole con il vantaggio di non sprecare nessuna energia.
Stando a quanto riferiscono i ricercatori, il semiconduttore in questione è il primo a dimostrare tale livello di efficienza nel trasporto di vettori di informazioni, particelle che trasportano dati nei computer.
Matthias Wurdack, specializzando della ANU Research School of Physics, riferisce che questa tecnologia è potenzialmente in grado di spianare la strada ad una futura crescita sostenibile nell’informatica in generale, riducendo il consumo e lo spreco energetico.
“I computer usano già circa il 10% di tutta l’elettricità disponibile a livello mondiale, numeri che implicano enormi costi finanziari e ambientali, costi che si prevede raddoppieranno ogni 10 anni a causa della crescente domanda di potenza di calcolo”, spiega Wurdack. “Poiché produrre, conservare e fornire energia comporta sempre un costo, incluso l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico come risultato della combustione di combustibili fossili, è estremamente importante ridurre il consumo di energia elettrica per un futuro più sostenibile”.
I ricercatori ora stanno passando alla prossima fase del progetto che consiste nell’incorporare la tecnologia nei transistor, “mattoni” alla base del funzionamento di computer e smartphone.
Elena Ostrovskaya, autore di riferimento e professoressa dell’ANU che è anche Chief Investigator presso l’ARC Centre of Excellence in Future Low-Energy Electronics Technologies (FLEET), ha dichiarato che lo studio è parte di uno sforzo globale per sviluppare tecnologia dei semiconduttori a basso consumo energetico per l’informatica e l’elaborazione delle informazioni in generale. “Esistono molte altre opzioni per successive ricerche, incluso lo sviluppo di sensori efficienti sotto il profilo energetico e laser basati su questa tecnologia dei semiconduttori”.
La stessa università ha avviato anche un nuovo centro di ricerca incentrato in progettazioni a tema tecnologico “di rilievo, affidabili e pertinenti”. Il Tech Policy Design Centre intende collaborare con “aziende, governi, la società civile, legislatori e il mondo accademico” alla co-progettazione di policy tech, tenendo conto di questioni legate alla proprietà dei dati, diritti online e sicurezza, impatto della disinformazione e ingerenza straniera nella democrazia.