L’arrivo della Creative Cloud ha creato un po’ di inquietudine tra i fotografi indipendenti e i piccoli professionisti per alcuni dei quali ha poco senso la formula in abbonamento proposta da Adobe. La società studia bundle dedicati e in un post sul blog ufficiale dedicato a Photoshop evidenzia che sono disponibili opzioni in abbonamento mensile che negli USA partono da 9,99 dollari per singola applicazione per gli utenti in possesso di Photoshop CS3, CS4, CS5 o CS6.
L’abbonamento a una singola applicazione mette a disposizione tutte le funzionalità presenti nella versione Extended di Photoshop, incluso il supporto 3D, strumenti di misurazione e analisi, oltre a funzionalità specifiche della nuova versione CC come ad esempio l’opzione per la sincronizzazione delle impostazioni, le forme con rettangoli arrotondati modificabili, Camera Raw 8, Bridge CC con supporto per la modalità HiDPI (per i nuovi MacBook Pro con schermo Retina), 20GB di spazio di storage sul cloud, accesso da dispositivi multipli, integrazione con Behance con funzioni per la creazione di portfolio personalizzati e così via.
A chi è interessato a usare sia Photoshop, sia Lightroom, Adobe consiglia l’acquisto del piano “singola applicazione” con Photoshop e la versione “boxata” (con licenza perpetua) di Lightroom. La società afferma ad ogni modo di essere allo studio di piani specifici per chi usa i due prodotti e opzioni dedicate saranno presentate probabilmente a breve. Tra i vantaggi di Photoshop CC la mancata necessità di indicare un numero di serie (basta l’Adobe ID e una password), la mancanza di problemi in caso sia necessario riattivare il software, l’installazione semplificata, licenze cross-platform (si può usare Photoshop su Mac o Windows e sue due computer di proprietà contemporaneamente), il supporto multilingua, l’integrazione di funzionalità di sincronizzazione. Adobe ricorda che Photoshop CS6 rimarrà ancora in vendita e questo potrà essere acquistato da chi preferisce l’applicazione in versione in scatola con i supporti. Lightroom 5 sarà disponibile sia in versione “boxata”, sia in versione download elettronico.
Adobe ribadisce che le versioni CC non sono (come alcuni credono) release che funzionano “all’interno di un browser” ma applicazioni installate ed eseguite localmente alla stregua di altre applicazioni già presenti sul computer. Ciò che differenzia la nuova release della suite è la maggiore integrazione con funzionalità che sfruttano la rete. Anche i file non devono necessariamente essere salvati sul cloud ma possono essere salvati sui dischi locali. Non è neanche necessario essere on-line per sfruttare i software: la prima volta è necessario indicare nome utente e password e convalidare i propri dati su internet. Controlli sulla validità dell’account sono eseguiti ogni 30 giorni.
Su MacWorld UK, Paul Robson, managing director di Adobe per Australia e Nuova Zelanda, fa sapere che la società sta studiando “card” che permetteranno anche a distributori e rivenditori di commercializzare i software Adobe Creative Cloud.