Entro il primo trimestre del 2024 negli USA dovrebbe essere disponibile per l’acquisito Vision Pro, il visore AR/VR di Apple. Cupertino ha completato varie funzionalità, compresa la funzione che consente agli utenti di iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max di catturare video spaziali, e ha già messo a disposizione degli sviluppatori kit di sviluppo che consentono già ora di creare app specifiche per il visore.
Apple ha predisposto delle linee-guida e in un documento di supporto dedicato agli sviluppatori intitolato “Q&A: Spatial design for visionOS” spiega alcune delle buone norme di cui bisognerebbe tenere conto quando si sviluppano app per il visore.
Apple raccomanda ad esempio “l’immersione graduale” degli utenti nel nuovo ambiente, partendo ad esempio da una finestra visibile in Realtà Aumentata, senza “immergere” subito l’utente nella Realtà Virtuale, in modo da farlo sentire sicuro e introdurlo lentamente e comodamente nel nuovo ambiente.
Altro suggerimento (qui l’elenco completo) è quello di tenere conto della natura del dispositivo. Le app per iPad, ad esempio, sono pensate per un dispositivo che, per sua natura, è piatto e rettangolare; VisionOS permette all’utente di vedere tutto intorno, elemento di cui bisogna tenere conto identificando “momenti-chiave” che è possibile far risaltare nell’ambiente (es. sfruttando un sottofondo musicale rilassante quando si offre la possibilità di visualizzare una foto in un ambiente panoramico a 360°).
È importante tenere conto di vari elementi dell’interfaccia; alcuni di questi sono “tradotti” direttamente da iOS e iPadOS ma Apple ha predisposto specifiche linee-guida per il design spaziale. Tra gli aspetti di cui lo sviluppatore deve tenere conto vi sono le zone sopra le quali l’utente passa con le dita nell’ambiente VR, elementi che devono essere mostrati in modo chiaro anche quando l’utente sposta la testa, evitando effetti che creano vertigini.
Apple suggerisce di sfruttare il design a griglia che già molti sviluppatori di app per iPad usano e può essere altrettanto valido con molte app per visionOS; se invece è necessario offrire interazione tenendo conto dello spazio 3D, bisogna prestare attenzione a dove si collocano vari elementi, senza creare confusione tra elementi vicini e lontani.
Suoni ed effetti sonori secondo Apple possono svolgere un ruolo cruciale nello spatial computing, permettendo all’utente di comprendere meglio alcune dinamiche nell’interazione e nell’orientamento. Anche se si pensa di sviluppare app diverse da quelle dedicate all’intrattenimento, Apple suggerisce di valutare l’uso di elementi sonori, anche dei semplici effetti essenziali di sottofondo, utili per aiutare l’utente nell’orientamento dell’ambiente VR. Importante anche offrire la possibilità di regolare il volume e disattivare l’audio per gli utenti che vogliono controllo su questo aspetto.
Chi ha avuto modo di provare Vision Pro è rimasto affascinato dai “video spaziali” (ne parliamo qui).
All’inizio del 2024 Vison Pro si comprerà solo in USA e solo su appuntamento, ci saranno solo 1-2 unità per negozio, uno sforzo immane su ogni fronte: Apple Vision Pro dovrebbe arrivare in altri paesi a fine 2024. Tutto quello che c’è da sapere su Apple Vision Pro è in questo articolo.