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Rispondendo alle domande di un utente Craig Federighi spiega perché Face ID è riservato a un solo utente. Negli iPhone precedenti con Touch ID era possibile memorizzare fino a 5 impronte, funzione da molti impiegata per consentire l’accesso a iPhone e iPad a marito, moglie e figli. Questa pratica soluzione è però impossibile con iPhone X perché il riconoscimento del volto è stato progettato e funziona con il volto di una sola persona.
Nella mail inviata a Craig Federighi, l’utente Steven Sheridan loda il terminale top di Apple, apprezza le nuove gesture che sostituiscono il tasto Home, inclusa la velocità e l’accuratezza di Face ID. Il messaggio è inviato in copia anche alla moglie di Sheridan: entrambi possiedono un iPhone X e dichiarano di essere soddisfatti del nuovo terminale, tutti e due però lamentano l’impossibilità di poter accedere all’iPhone del partner.
L’autore del messaggio porta anche un esempio: mentre si è alla guida risulta più pratico e comodo che il partner possa accedere all’iPhone del coniuge al volante, per rispondere a un messaggio, cercare un contatto e così via. In definitiva pur essendo pratico e sicuro Face ID comporta una inferiore praticità d’uso rispetto a Touch ID per condividere l’accesso allo stesso dispositivo. Per questa ragione chiede a Craig Federighi se in futuro Face ID supporterà più utenti.
Purtroppo la risposta del responsabile software di Cupertino non lascia dubbi «Al momento, stiamo concentrando Face ID sull’autenticazione per singolo utente. Anche il supporto multi-finger di Touch ID era inteso per consentire a un singolo proprietario di iPhone di sbloccare il dispositivo con un dito e il pollice su entrambe le mani, non per abilitare l’autenticazione multiutente». Un piccolo spiraglio si apre però nell’ultima frase della risposta in cui Federighi dichiara che Apple terrà presente questo feedback quando valuterà gli sviluppi futuri di Face ID.
Secondo alcuni il funzionamento attuale di Face ID, una tecnologia completamente nuova in campo smartphone, è voluto da Apple per perfezionare al meglio il riconoscimento di un singolo utente prima di poter passare a più utenti. Atri invece ritengono che al momento consentire il riconoscimento di più persone richiederebbe troppa potenza di calcolo e rallenterebbe le prestazioni.