Lo scripting e le tecnologie di automazione sono nel futuro di Apple. Dopo l’addio di Sal Soghoian, responsabile a Cupertino a capo delle tecnologie di automazione di macOS, si era diffusa un po’ di apprensione tra gli utenti Mac su quale sarebbe stata la sorta di AppleScript, Automator e affini.
Un lettore di 9to5Mac ha mandato una mail per chiedere lumi sulla questione a Craig Federighi, Senior Vice President Software Engineering di Apple. Il dirigente di Apple ha rassicurato l’utente: “Abbiamo tutta l’intenzione di continuare a supportare le grandi tecnologie di automazione di macOS”.
Si tratta di una buona notizia per chiunque ha avuto modo di lavorare con queste tecnologie e sa bene quanto possano semplificare lo sviluppo ed essere d’aiuto negli ambiti più disparati. È ad ogni modo probabile che Apple sia al lavoro su qualche linguaggio di scripting che abbia a che fare con Swift, linguaggio sul quale Apple punta ormai sempre più con convinzione. È notizia di questi giorni l’apertura alle iscrizioni ai workshop “L’Ora del Codice” presso tutti gli Apple Store, con lezioni che si terranno dal 5 all’11 dicembre, contestualmente alla Settimana di Educazione all’Informatica.
A questo proposito Federighi ha dichiarato: “La programmazione è una lingua come tutte le altre: prima si inizia a impararla, più alte sono le probabilità di successo”. Quest’anno, il programma dei workshop “L’Ora del Codice” prevede l’introduzione all’uso di Swift Playgrounds, app gratuita per iPad che incoraggia gli studenti alle prime armi a esplorare l’utilizzo di Swift. “Negli Apple Store, in classe o a casa con un iPad” ha detto ancora Federighi, Swift Playgrounds dà vita ai concetti della programmazione e offre alla nuova generazione di sviluppatori le competenze necessarie per esprimere la loro creatività.”