Alzi la mano chi si ricorda di Courier. Eppure l’urlo del tablet a doppio schermo di Microsoft, come quello di Chen, per qualche tempo aveva terrorizzato l’occidente con le sue promesse di rivoluzione funzionale, anche se poi alla fine di quell’urlo non è rimasto neppure l’eco: soffocato nella culla probabilmente sia per non turbare l’universo Windows-centrico immaginato da Steve Ballmer, sia per il dilagare di iPad che era stato lanciato solo alcune settimane prima mentre Courier era ancora solo un’idea da sviluppare interamente. In questo scenario suona davvero ironico o come un segno dei tempi che propongono iPad come la vera minaccia che potrebbe segnare la relegazione delle Finestre in una riserva indiana, che sia il tablet di Apple a riportare alla luce quel progetto sconfitto dalla necessità di dare aria a Windows, sotto forma di un’applicazione che ne ripercorre la filosofia e le funzioni. Si tratta di Taposè, un programma andato “live” in queste ore su App Store.
Il legame con Courier deriva dal finanziatore del progetto, creato da due sviluppatori di Seattle, Benjamin Monnig e Ricky Drake ma sostenuti nella loro impresa nientemeno che da J Allard, ex altissimo dirigente Microsoft a capo prima del progetto Zune e poi, appunto, di Courier, ma reso palese dalle funzionalità del programma-
Come lo sfortunato tablet, Taposè (che prende il nome da juxtaposè, giustapposto) ha due schermi anche se qui virtuali, su ciascuno dei quali si può digitare testo, disegnare, prendere appunti, creare gallerie di disegni e di foto o un diario, navigare mappe. Taposè si presenta come una sorta di strumento per il brainstorming personale, per creare progetti, per appuntarsi idee. Integra applicazioni per word processing, per note scritte a mano, registrazione audio e video, per disegno o per navigare in Internet. Il programma permette di fare due cose contemporaneamente sui due lati dello schermo; ad esempio disegnare o creare un percorso su una mappa, consultare una pagina Internet e scrivere un testo. Tutto quello che, insomma, avrebbe dovuto fare Courier che doveva essere un prezioso strumento per creativi, architetti, manager e altre categorie di persone che hanno necessità non solo di consumare contenuti ma anche di crearli. In più rispetto al defunto progetto Microsoft, Taposè è in grado di operare on the cloud sia per salvare i progetti (non andando ad intasare in questo modo la memoria di iPad) sia per condividere i progetti con altri. 400 MB di spazio di archiviazione sono gratis, una estensione a quantità illimitate è a pagamento con canone mensile.
Apple ha respinto più volte Taposè per una serie di, a dire dei team di recensione, problemi con le linee guida di sviluppo. Le modifiche sembrano che abbiano finalmente avuto successo e ora il programma è in vendita anche su App Store Italia a 2,39 euro