Lo youtuber Luke Miani ha risposto ad una delle domande più ricorrenti delle ultime settimane: è possibile aggiornare il processore dei MacBook Pro M1? D’altronde il nuovo macBook Pro M2, disponibile da venerdì, è praticamente identico a quello della generazione precedente, fatta appunto eccezione per il processore.
Queste somiglianze hanno spinto lo youtuber a vedere se si può semplicemente spostare il chip da una parte all’altra e ha ben pensato di documentare il tutto con un video che ha pubblicato sul suo canale. Ricordiamo che Miani è celebre per aver portato a termine alcune impressionanti trasformazioni, come ad esempio quella di un iMac da 27 pollici in un display da studio e con la creazione del “primo iMac Apple Silicon al mondo” usando le parti di un Mac mini con M1.
A quanto pare però il tentativo di aggiornare il MacBook Pro M1 col nuovo processore non ha avuto lo stesso esito. Come si vede nel filmato – che trovate qui sopra – lo youtuber prova diverse strade per portare a termine questa modifica alla macchina. Le prime impressioni sono positive perché i due computer disassemblati appaiono praticamente identici all’interno come lo sono all’esterno: molti dei chip sono infatti gli stessi e persino i connettori combaciano.
Nonostante queste somiglianze però ci sono anche abbastanza differenze che rendono il processo di aggiornamento (da M1 a M2) insostenibile. Sostituendo infatti il processore, il MacBook Pro non si avvia, ma questo non stupisce visto che succede la stessa cosa se si tenta di sostituire il sensore Touch ID. Però neanche tentando altri trucchi come l’utilizzo dell’Apple Configurator per accedere alla modalità DFU è riuscito ad ottenere risultati migliori.
Per fortuna, anche se ogni prova è poi fallita, alla fine Miani è riuscito a rimettere le parti originali su entrambe le macchine, che sono tornate a funzionare come prima. Così, anche se il progetto non ha avuto successo, può comunque essere interessante vedere tutto il processo, specie di fronte a quella che tra le due macchine sembra esserci una somiglianza fin troppo profonda.