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Ecco cosa perde Facebook con la politica Apple sulla privacy

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Con l’arrivo di Apple iOS 14.5 su iPhone e iPad la funzione per la trasparenza del tracciamento nelle app obbligherà le app ad ottenere l’autorizzazione dell’utente prima di tracciare i suoi dati all’interno dell’applicazione o nei siti web di proprietà di altre aziende.

CNBC ha parlato con un ex dipendente di Facebook per capire perché l’azienda sta da tempo attaccando così ferocemente Apple per questi cambiamenti legati alla privacy.

Dall’inizio della primavera con gli aggiornamenti di iOS 14, iPadOS 14 e tvOS 14, saranno attivi i cambiamenti per la trasparenza del tracciamento nelle app, novità per le quali Apple ha ottenuto il sostegno da associazioni impegnate nella tutela della privacy in tutto il mondo ma non ben visti da Facebook, al punto da che quest’ultima ha comprato pagine di pubblicità su giornali e presentare Apple come “nemica” delle piccole attività.

Secondo Facebook, i cambiamenti apportati da Apple tramite l’AppTrackingTransparency di iOS 14 influiranno direttamente sulla possibilità di ottimizzare l’uso dei budget pubblicitari. A loro dire, senza le inserzioni personalizzate le piccole imprese subiranno un calo di oltre il 60% delle vendite su sito web generate dalle inserzioni e le modifiche proposte per iOS 14 causeranno una perdita completa della personalizzazione.

Secondo Henry Love, ex dipendente di Facebook, le cose non stanno come l’azienda di Mark Zuckerberg lascia intendere, e da molte attività i cambiamenti non saranno neanche notati e a molti neanche interesseranno.

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Una nuova funzione per la trasparenza del tracciamento nelle app in iOS, iPadOS e tvOS richiederà alle app di ottenere l’autorizzazione dell’utente prima di tracciare i suoi dati nelle app o nei siti web di proprietà di altre aziende

La riduzione dei meccanismi di tracking degli annunci impedirà a Facebook e ai suoi clienti di proporre annunci targetizzati come può fare ora, ma molte attività non hanno bisogno di  dati così specifici per il target dei loro annunci. Una piccola caffetteria del Texas, per esempio, userà categorie di targeting più ampie, come il codice di avviamento postale o terrà conto dell’età dell’utente per mostrare i suoi annunci, elementi che Facebook può ottenere dati dati di login della sua app, senza bisogno di sfruttare l’ID for Advertisers (IDFA) che identifica in modo univoco ogni utente e dispositivo.

“Se chiedete a un qualsiasi proprietario di un ristorante che cos’è l’IDFA, credo che nessuno di loro sappia di cosa si tratti”, dice Love, spiegando che è qualcosa che riguarda su larga scala solo Facebook e non i proprietari di piccole attività commerciali. “Le attività che potrebbero subire effetti dai cambiamenti all’IDFA, sono le startup sostenute da fondi di venture capital che hanno assunto professionisti con l’obiettivo di targetizzare utenti con la precisione da cecchini”, riferisce ancora l’ex dipendente Facebook.

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Mark Zuckerberg

Le persone che hanno bisogno di ottenere precisamente dettagli sui loro target non sono “piccole attività”, che rischiano di non poter ottimizzare l’uso dei budget pubblicitari, piega ancora Love, ma grandi startup e imprese che per altri motivi mirano a target molto specifici.

L’App Tracking Transparency di Apple impedisce a Facebook di ottenere dettagli sulle “conversioni view-through” (quelle che si verificano dopo un’impressione dell’annuncio, se l’utente non interagisce con esso). Con l’IDFA i venditori possono memorizzare informazioni sull’utente che ha comprato un determinato prodotto e dalla condivisione di questa informazione con Facebook è possiible se l’acquisto è stato portato comunque a termine dopo la visualizzazione dell’annuncio.

CNBC riferisce che l’assenza di informazioni che ora si ottengono con l’IDFA potrebbe avere pesanti ripercussioni su Facebook perché se gli inserzionisti non possono misurare l’efficacia di annunci su Instagram o Facebook, e dunque potrebbero decidere di investire su altre app o servizi.

I cambiamenti previsti da Apple avranno impatto anche sull’Audience Network, tool di Facebook che consente di estendere le campagne per raggiungere più persone con app, sfruttando lgi stessi sistemi di targetizzazione, asta, pubblicazione e misurazione delle inserzioni di Facebook. Se l’utente, dopo l’aggiornamento di iOS 14.5/iPadOS 14.5, deciderà di non essere tracciato, il sistema di targetizzazione di Facebook sarà sostanzialmente inutile all’infuori dall’app del social. L’azienda di Zuckerberg sta facendo degli esperimenti chiedendo agli utenti esplicitamente di consentire il tracking, spiegando agli utenti che questo offrirà una migliore “esperienza pubblicitaria”.

Ricordiamo che in Impostazioni gli utenti potranno vedere quali app hanno chiesto l’autorizzazione al tracciamento e apportare in qualunque momento modifiche, se lo ritengono opportuno.

Tutti gli articoli di macitynet dedicati alla privacy sono disponibili da questa pagina. In questo articolo invece come trovare e consultare le etichette sulla privacy di Apple.

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