Questo sito contiene link di affiliazione per cui può essere compensato

Home » Hi-Tech » Internet » Cosa impariamo da Adolescence, i rischi digitali per i teenager

Cosa impariamo da Adolescence, i rischi digitali per i teenager

La nuova serie Netflix “Adolescence” ha scatenato rapidamente un’ondata di dibattiti sulla salute mentale degli adolescenti e sulla sicurezza digitale. La storia, suddivisa in quattro episodi, vede come protagonista un tredicenne che, dopo essere stato per mesi vittima di cyberbullismo e essere stato coinvolto in community online violente, viene indagato per il presunto omicidio di una sua compagna di scuola. La narrazione approfondisce temi quali la violenza giovanile, il bullismo e l’influenza che i social media hanno sui giovani. Sulla base delle questioni sollevate da Adolescence, varie aziende che si occupano di sicurezza stanno approfondendo il modo in cui i genitori possono sostenere e proteggere bambini e adolescenti online, non solo controllando l’accesso, ma anche rafforzando la loro fiducia e migliorando l’alfabetizzazione digitale.

Secondo una recente ricerca di Kaspersky (qui i dettagli), il 61% dei ragazzi riceve il primo dispositivo tra gli 8 e i 12 anni, ma la loro precoce esposizione online non è da considerarsi un fattore esclusivamente negativo, in quanto gli strumenti digitali possono favorire l’apprendimento, la creatività e le connessioni sociali. Tuttavia, ciò che viene spesso a mancare è un’educazione al mondo online, che corrisponde allo sviluppo emotivo e cognitivo del bambino, perché sapere come utilizzare un dispositivo non significa saperlo usare in modo sicuro. In effetti, i bambini sono esposti a un ecosistema digitale vasto e in gran parte non protetto molto prima di essere in grado di valutare consapevolmente i contenuti, definire dei limiti o comprendere le ripercussioni a lungo termine del loro comportamento online. Di conseguenza, le prime esperienze online possono includere contatti con contenuti inappropriati, comportamenti aggressivi da parte dei coetanei o la pressione del confronto sociale.

Esporsi a contenuti pericolosi o inappropriati è uno dei rischi online più comuni per i più piccoli e uno dei più facili da sottovalutare. Il report di Kaspersky evidenzia che solo il 50% dei genitori dichiara di affrontare regolarmente il tema della sicurezza online con i propri figli, lasciando così pericolose lacune. Un bambino che guarda semplici video può, nel giro di pochi clic, trovarsi davanti a contenuti violenti o materiali espliciti. In mancanza di un controllo dei contenuti o della visibilità di ciò che i bambini guardano, i genitori potrebbero non rendersi conto della velocità con la quale il mondo digitale può influenzarne il pensiero e il comportamento.

Il cyberbullismo è una delle minacce digitali più frequenti per i bambini e gli adolescenti di oggi e una delle più difficili da individuare per i genitori. A differenza del bullismo tradizionale, questo fenomeno non si basa sul contatto fisico, ma avviene attraverso i dispositivi e le piattaforme che gli adolescenti utilizzano quotidianamente, rendendo gli abusi potenzialmente costanti e incontrollabili. Dagli account falsi alla diffusione di screenshot, meme o video umilianti, il cyberbullismo spesso passa inosservato agli adulti, poiché può essere coordinato e persistente, in particolare quando avviene in chat private, gruppi chiusi o in formati di contenuti che spariscono, come le Stories.

Se queste violenze persistono, spesso portano gli adolescenti a isolarsi non solo dal mondo digitale, ma anche dai loro coetanei e dalle loro famiglie. In cerca di sostegno o di un senso di appartenenza, molti adolescenti si affidano a community online anonime o riservate, dove le idee pericolose sono normalizzate e dove è facile che la loro fragilità venga sfruttata, proprio come accade nella serie “Adolescence”. L’isolamento digitale e la solitudine costringono il protagonista a lasciarsi coinvolge in community online di nicchia e tossiche. Per gli adulti, questi contesti possono essere difficilmente monitorabili, soprattutto quando gli adolescenti nascondono la loro attività digitale per evitare di essere controllati.

Per passare dall’isolamento digitale al dialogo digitale, i genitori devono prestare particolare attenzione alla costruzione di un rapporto in cui gli adolescenti si sentano a proprio agio nel parlare apertamente qualora ci fossero problemi online. Che si tratti di link di phishing o di messaggi sospetti, di contatti indesiderati o di contenuti dannosi, il rilevamento tempestivo può avvenire solo se l’adolescente si sente abbastanza sicuro nel raccontare quello che è successo.

Tuttavia, il solo dialogo non è sempre sufficiente, soprattutto quando i genitori ignorano le cause. È qui che funzionalità e app parental control possono essere d’aiuto, poiché forniscono ai genitori le informazioni in tempo reale, avvisano di eventuali comportamenti a rischio e offrono strumenti smart per aiutare le famiglie a restare informate, senza commettere errori. Quando la fiducia e la comunicazione aperta si uniscono a queste app, è possibile rimanere in contatto con il mondo online dei propri figli e intervenire prima che i rischi si aggravino.

“La serie Adolescence riesce tragicamente a fare capire che il pericolo non sempre è legato a malware o all’hacking ma spesso la violenza si manifesta conquistando lentamente la fiducia di un minore, che a sua volta ritiene più sicuro confidarsi all’interno di forum privati piuttosto che parlarne con la propria famiglia. Sebbene alcune piattaforme online aiutino, altre al contrario sfruttano questo silenzio, normalizzando i comportamenti pericolosi o incentivando la riservatezza delle vittime. Per questo motivo la sicurezza digitale deve partire dalla famiglia e non può basarsi solo sul controllo, ma va costruita attraverso un dialogo aperto, in cui gli adolescenti possano parlare delle loro esperienze online senza alcun tipo di timore o di giudizio”, ha commentato Andrey Sidenko, Privacy Expert di Kaspersky.

Di seguito alcuni suggerimenti per proteggere i propri figli dalle minacce online:

  • Garantire un ambiente online più sicuro informandosi sui più recenti pericoli e monitorando attivamente le attività online dei propri figli.
  • Parlare apertamente con i propri figli dei potenziali rischi che possono incontrare online e stabilire delle regole per garantire la loro sicurezza.
  • Definire delle regole precise su ciò che i ragazzi possono o non possono fare online e motivare le ragioni per cui sono state stabilite, rivedendole man mano che i figli crescono.
  •  Sfruttare funzionalità e app di digital parenting che permettono ai genitori di proteggere efficacemente i propri figli sia online che offline. Queste app aiutano gli adulti a garantire un’esperienza digitale sicura e positiva ai propri figli, stabilendo abitudini sane, proteggendoli da contenuti inappropriati, bilanciando il tempo trascorso sullo schermo e monitorando la posizione fisica del figlio.

Per tutte le notizie sulla sicurezza informatica rimandiamo alla sezione dedicata di macitynet.

Offerte Apple e Tecnologia

Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram

Offerte Speciali

Prezzo Apple Watch 10, In Italia da 459 euro

Apple Watch 10 torna in sconto al minimo, prezzo di 379 €

Amazon sconta ancora Apple Watch 10. Portate a casa il più innovativo degli Apple Watch degli ultimi anni con un risparmio fino a 90€
Pubblicità
Pubblicità

Ultimi articoli